il nuovo centro storicoPartire da casa in bicicletta o in macchina, parcheggiare in posizione comoda al centro e godersi un pomeriggio di shopping tra una vetrina e l’altra senza il brusio delle auto in sottofondo. Un miraggio? Per ora sì, ma che si avvicina sempre più a diventare realtà. Dopo l’approvazione di martedì 17 giugno della delibera “di indirizzo” in giunta comunale, l’amministrazione Manildo ha infatti presentato alla città il “programma integrato di competitività territoriale”. Di fatto sarà l’inizio di una pedonalizzazione del centro, che interesserà la zona compresa ponte San Francesco, via Campana, piazza San Vito, via Municipio e piazza Rinaldi, in concomitanza, intanto, dell’Estate Trevigiana. Sono però previsti step successivi: dopo l’estate torneranno le Ztl nei week-end, nelle zone di Sant’Agostino, Sant’Andrea, San Leonardo e Santa Maria dei Battuti, con le vie Manin, Roggia, Sant’Agostino e Carlo Alberto. Per quanto riguarda la zona di piazza Duomo se ne iparlerà invece oltre il 2014. Nel 2015 un parco circolare abbraccerà la città e saranno creati dei varchi di attraversamento del PUT all’altezza di porta Calvi e viale IV Novembre. Infine, nel 2016, si parlerà di un nuovo piano dei mercati e della riqualificazione dell’area di Sant’Andrea. L’idea è anche quella di creare un piazza coperta a San Vito. Ma non è tutto qui. Il piano è infatti un progetto complesso e graduale, destinato a coinvolgere diversi ambiti amministrativi attraverso tre diversi piani indirizzati alla valorizzazione delle piazze cittadine, alla mobilità sostenibile ed a un piano di marketing turistico e territoriale per il rilancio del centro storico. In questa visione ampia, che prevede tra l’altro, un processo partecipativo con un sondaggio di opinioni rivolto alla cittadinanza, sta forse la chiave di volta di un’idea di cui si parla da anni, ma che per ora ha sollevato forti contrasti da parte, soprattutto, dei commercianti. Il programma, così com’è impostato, non dimentica l’importanza della rivitalizzazione del centro storico che non può essere semplicemente chiuso al traffico, ma dev’essere aperto ai cittadini, ai turisti ed agli stessi esercenti che devono potersi riappropriare degli spazi, nell’ottica di una città più vivibile, più gradevole e meno inquinata, più attraente e sempre più orientata a divenire un centro commerciale naturale. È questa la visione alla base della Treviso Smart City, fortemente voluta dall’attuale amministrazione, ed implica un approccio olistico alla città e al suo centro storico come città Slow City, dedicata ai residenti, operatori privati (commercianti, esercenti, uffici, servizi della città), turisti e city users (chi viene nel centro storico a lavorare e a studiare). Finalmente si inizia a capire che, senza gente, la città è solo una scatola vuota, senza anima né connotazione. In quest’ottica il progetto prevede che ci sia una maggiore integrazione dei quartieri fuori mura con il centro storico e che, nel tempo, ogni area acquisisca anche una sua precisa identità: piazza San Parisio sarà il luogo del mercato della frutta, in linea con la sua tradizione, ma anche del teatro mobile; piazza Rinaldi sarà invece la piazza dei bambini e degli artisti. Alla piazza ed ai giardini di San Andrea sarà assegnato il ruolo di piazza verde, con annesso parco giochi. Il punto di partenza, per un rilancio della città dal punto di vista turistico e culturale, partirà subito da un’attenta analisi dell’esistente, ma proseguirà con l’individuazione di nuovi contenuti da proporre con cadenza stagionale, con la valorizzazione del trekking urbano e la creazione di percorsi ciclopedonali. In un piano così innovativo è importante che si sia pensato anche ai suoi fruitori. Cittadini e commercianti potranno esprimere il loro parere sul progetto, sia durante gli incontri pubblici in programma (il prossimo sarà il 5 luglio in piazza Rinaldi), sia tramite il web (sarà aperto un canale dedicato sul sito del Comune). Lorenza Pilloni