I trasporti pubblici italiani in soli tre anni potrebbero dover dire addio alle ruote per far spazio a nuovi mezzi più efficienti ed ecosostenibili.

IronLevel, un nome inglese ma un cuore tutto italiano per una nuova tecnologia di levitazione magnetica passiva ingegnerizzata dalla startup Ales Tech di Pisa, in collaborazione con l’azienda Girotto Brevetti di Spresiano (TV). Una tecnologia tanto semplice quanto rivoluzionaria, versatile nell’utilizzo e che permette bassi costi di produzione. [s2If !current_user_can(access_s2member_level1)] …READ MORE[/s2If][s2If current_user_can(access_s2member_level1)]

L’azienda trevigiana ha già realizzato e commercializzato in passato importanti innovazioni nel settore della meccanica, lavorando con clienti importanti come Pirelli e Technogym.

Alla base della rivoluzione, la sentita necessità di portare una maggiore efficienza nel trasporto pubblico di massa in Italia, in un vicino futuro infatti i trasporti potrebbero essere sempre più smart ed eco-friendly, e i vagoni di tram e treni potrebbero non necessitare più di ruote ma galleggiare su un cuscino magnetico.

L’esempio viene dal Giappone, il paese che sta investendo maggiormente in queste opportunità, il primo treno a levitazione magnetica nipponico risale al 1964, costruito in occasione delle Olimpiadi di Tokyo. In quell’anno la velocità raggiunta fu di 210 km/h e, dopo cinquant’anni, il super treno giapponese Mag Lev merita il record di velocità con i suoi 603 km/h. Nella città di Tokyo si conta di far diventare la levitazione magnetica lo standard del sistema ferroviario entro il 2027.

A differenza delle tecnologie utilizzate in Giappone, l’italiana IronLev non richiede l’utilizzo di corrente elettrica, in quanto sfrutta proprietà fisiche della materia. I vagoni scorrono sospesi a pochi centimetri dai binari, senza provocare l’usura delle rotaie, con minori costi e più rispetto per l’ambiente. Tutto dipende dalla forma dei binari e da quella del pattino che verrà applicato sui vagoni, grazie ad esse si potrà sfruttare il fenomeno della permeabilità magnetica, ossia la tendenza di ogni materiale a generare autonomamente un campo magnetico.

IronLev permette quindi di “democratizzare la levitazione magnetica”, essa potrà essere montata inizialmente su tram, treni e metropolitane, e in futuro anche su alta velocità.

<<Grazie alle caratteristiche della nostra tecnologia, e ai bassissimi attriti costanti anche ad alte velocità, possiamo spostare un vagone di 10 tonnellate con la stessa forza necessaria a sollevare uno zaino di 10 chilogrammi.>> spiega Luca Cesaretti, presidente di Ales Tech, e assicura <<Sarà possibile sfruttare la forma dei binari attuali, programmando in modo adeguato quella del pattino che li farà galleggiare su di essi>>. Non saranno quindi necessari esborsi economici per la sostituzione delle rotaie già presenti nel territorio nazionale.

Secondo le previsioni per percorrere 620 chilometri non si impiegheranno più di 30 minuti, per percorrere la tratta Roma Milano potrebbero bastare 25 minuti.

Per vedere il treno del futuro nelle nostre città non dovremo aspettare molti anni, una dimostrazione esemplificativa è già stata costruita e sperimentata in laboratorio, ora la società è al lavoro per realizzare un prototipo in dimensioni reali entro dicembre 2017. L’azienda trevigiana Girotto Brevetti, è ben speranzosa nel concretizzare il progetto in tempi brevi grazie anche all’affiancamento con altre aziende che si sono dimostrate interessate a finanziare il prodotto. Ci sono buone possibilità di vedere il sistema in funzione nelle nostre città già dal 2020.

IronLev potrà inoltre essere applicato anche a settori differenti come attrazioni nei parchi divertimenti, ascensori, sistemi di parcheggio automatizzato, e ha buone possibili evoluzioni nel campo dell’automazione industriale.

Un orgoglio nazionale e una speranza per un sistema di trasporti più efficiente ecologico ed economico in una società come la nostra sempre più frenetica inquinata e con scarse capacità economiche. [/s2If]