Il nome dice già tutto. “Unica Veneto”, la carta multiservizi per i trasporti regionali, consentirà ai pendolari di utilizzare i vari mezzi – autobus, treni, vaporetti – con una sola tessera. «È la prima del genere in Italia» hanno spiegato da Belluno il governatore Luca Zaia e l’amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante. Unica è infatti in fase di sperimentazione nel capoluogo delle Dolomiti, che dovrà accogliere anche il nuovo collegamento ferroviario tra Calalzo con la val Pusteria, ed entrerà a regime in tutto il Veneto l’anno prossimo.

«Partiamo dalla provincia meno digitale – ha dichiarato Zaia – a dimostrazione che anche questo territorio è al centro della nostra attenzione». Intanto, in attesa del treno, è stata avviata l’integrazione tra Trenitalia e Dolomitibus: le prime diecimila tessere saranno gratuite, con abbonamenti fino a maggio, mentre da giugno si potranno caricare anche i biglietti di corsa semplice delle due aziende.

Insomma, si apre una nuova frontiera per la mobilità regionale. Senza bisogno di timbrare, con una sola carta integrata e ricaricabile anche online, si potrà viaggiare su treni, autobus e vaporetti (Venezia sarà il prossimo step di Unica), spostandosi da Cortina a Venezia passando da Treviso, dove il servizio dovrebbe essere attivato entro l’anno.

Due gli obiettivi dei soggetti coinvolti: l’armonizzazione degli orari, per rendere efficace l’interscambio dei mezzi, e la tariffa unica. Quest’ultimo è senz’altro il traguardo più difficoltoso a causa delle resistenze delle aziende dei trasporti. Ma sul punto si sta lavorando in modo serrato.

«È una bella sfida – ha precisato Zaia – perché non è solo una questione tecnica, ma di mentalità. Perciò andremo avanti con coraggio e convinzione; dei disfattisti ne ho le scatole piene». Intanto i pendolari protestano per i rincari degli abbonamenti delle Frecce. Ma anche qui il governatore ha la risposta: «Innanzitutto precisiamo che i prezzi erano fermi dal 2011. E poi, con il libero mercato l’abbonamento è diventato un’operazione a perdere. Infatti, l’unico operatore privato della Regione ha smesso di farli, mentre Trenitalia per mantenerli ha dovuto aumentare i prezzi. Malgrado ciò, col ministro Delrio abbiamo deciso di tagliare del 50% gli incrementi, restituendo ai clienti la differenza pagata a febbraio».