PaoloVazzoler“Vorrei che fosse Gianburrasca, la guastafeste del campionato. Una squadra semplice, briosa, che però dà fastidio”. Così il patron Paolo Vazzoler immagina la sua creatura, l’Universo Treviso Basket versione 2015 – 2016, dal ritiro precampionato di Cortina, dove Notizie+ lo ha raggiunto al telefono.

Un team, quello guidato da coach Stefano Pillastrini, che già l’anno scorso ha regalato grandi emozioni ai tifosi, in un Palaverde sempre pieno, dominando la regular season e chiudendola in vetta alla classifica con appena 9 sconfitte sul parquet. Serie A2 Girone Est il campionato di quest’anno al via il 4 ottobre con il primo match in trasferta a Roseto e l’esordio casalingo l’11 contro Recanati.

Tantissimi i match di preparazione. “I ragazzi – spiega il presidente – stanno facendo un lavoro fisico folle, 4 – 6 ore al giorno, almeno. Solo così, però, si creano certi meccanismi. Si gioca molto per trovare gli equilibri e il clima partita”. Il piccolo vantaggio, semmai, è di essersi mossi poco durante l’estate sul mercato e di avere, quindi, un roster già rodato: 7 i giocatori dell’anno scorso confermati, 4 i nuovi innesti da far inserire. Una scelta precisa, questa, fatta dalla società già l’anno scorso. “Non abbiamo agito tanto sul mercato – prosegue Vazzoler – perché abbiamo lavorato bene la scorsa stagione con una età media molto bassa, legando a noi i giocatori per più anni. Perché era questo lo scopo: fare un percorso comune. E siamo stati molto felici delle scelte fatte”.

Quest’anno si è insistito ancora di più nell’abbassare l’età andando a prendere alcuni giovani talenti “e abbiamo avuto la fortuna – spiega il presidente – che le società che li hanno forgiati da ragazzini e le famiglie abbiano condiviso il nostro progetto”. Davide Moretti, 17 anni appena, e Lorenzo De Zardo, classe 1999, i loro nomi.

TVBasketSquadraEntrano a far parte della famiglia Universo Treviso anche il play/guardia americano Lamarshall Corbett, il lungo Andrea Ancellotti e l’ala/centro Enrico Vadi, anche lui soli 19 anni. “Corbett – racconta Vazzoler – è molto duttile, ha un buon tiro e sa portar palla. Ha un atteggiamento fantastico: è un bel chiacchierone, ha la testa sulle spalle, non è una star, mette la squadra davanti all’individuo”. Cosa che a Treviso piace molto. “Ancellotti – continua – sarà un’arma tattica importante. Moretti è una scommessa: lo volevano tante squadre – tra cui Reggio Emilia vicecampione d’Italia, ndr – ma lui ha scelto noi perché sa che qui giocherà”.

La notizia, insomma, non è di poco conto: le stelle emergenti del basket italiano scelgono Treviso perché “la piazza si è dimostrata affidabile, siamo seri, realizziamo ciò che promettiamo e la città è vivibile. I ragazzi devono avere l’opportunità di far vedere quello che valgono e di giocare. Quando Universo Basket cominciò la sua avventura, questo era il percorso”.

Le premesse per far bene ci sono tutte. Quali allora gli obiettivi di stagione? “A me piace fare il Gianburrasca – conclude Vazzoler sorridendo – il guastafeste. Il campionato prevede 8 squadre ai play off e noi vorremmo esserci. L’ordine di ingresso conta poco. Mi piace sempre leggermi più Davide che Golia. L’unica cosa che abbiamo chiesto subito ai ragazzi è l’impegno: le partite si possono anche perdere, ma solo dopo aver dato tutto”.

Chiara Semenzato

L’appello

Uno zuccolo duro più ampio di quello dell’anno scorso. Questa la speranza del presidente Vazzoler sulla campagna abbonamenti già partita: “Totalmente dipendenti” lo slogan, ben 1533 le tessere già staccate. Lo sguardo, però, si rivolge anche agli imprenditori. “La questua continua – dice ridendo – non avrà mai fine. Sappiamo quali saranno le spese e dobbiamo cercare di coprirle. Vogliamo essere tranquilli economicamente. Siamo umili: abbiamo bisogno degli altri. Il salto di qualità è garantirci un progetto a medio termine. Ma da soli non ce la facciamo”.