Tempo di cambiamento per Veneto Banca. «Alessandro Penati, presidente del Fondo Atlante, dice che le banche si possono fondere, vendere e spezzettare. Spero che queste due ultime voci non rientrino nella filosofia dell’operazione». Lo ha detto ieri il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine di un incontro a Treviso, rispondendo ad una domanda sul futuro delle due ex banche popolari venete (Veneto Banca).

La fusione

Rispetto alle possibilità di fusione, Zaia ha detto di ritenere che un simile progetto possa essere alla portata di «molti player a livello regionale. Ma non ci vengano a dire che la Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono cadaveri eccellenti». Atlante, secondo Zaia, ha il sapore di una manovra «per spostare la polvere da un posto all’altro». Sull’aumento di capitale flop, Zaia dice di «non biasimare nessuno, gli “schei” sono sempre un grande banco di prova. Un aumento di capitale di quella dimensione è un super banco di prova».

Death Line

Da venerdì mattina, dunque, il fondo Atlante sarà padrone di Veneto Banca. La settimana del passaggio di consegne sarà scandita da due giorni (lunedì e martedì) per l’eventuale recesso da parte di chi nelle scorse settimane ha prenotato l’acquisto di azioni, ma ora ha facoltà di fare un passo indietro a causa della mancata ammissione alla quotazione in Borsa. Giovedì 30, invece, è la data del versamento effettivo del (quasi) miliardo di euro che Atlante inietterà nelle casse di Veneto Banca per il rafforzamento patrimoniale imposto dalla Banca centrale europea. E non è da escludere che proprio quel giorno possano arrivare le dimissioni in blocco dell’attuale board: prassi vorrebbe il passo indietro concomitante con il cambio di proprietà, ma la decisione va presa dai singoli consiglieri di amministrazione. Questo giro di calendario, insomma, segna l’ennesima svolta di Veneto Banca negli ultimi mesi. Atlante, intanto, cerca nuove risorse dopo essersi svenato per le ricapitalizzazioni delle ex popolari venete: potrebbero arrivare 500 milioni dalla Sga, la bad bank nata negli anni Novanta per le sofferenze del Banco di Napoli.

Gian Nicola Pittalis

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