Negozianti e residenti hanno depositato la petizione in Comune a Treviso. Scontento anche per il tratto di via XV Luglio della ciclabile di Viale Montegrappa: «Ci hanno sempre ignorato»

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Cosa è successo
La rivolta contro la pista ciclabile di viale Montegrappa arriva a Ca’ Sugana. Lunedì una delegazione dei commercianti è andata in municipio a consegnare la petizione per chiedere lo stop dei lavori, già sostenuta da quasi 700 firmatari. Un numero che dice molto del malcontento diffuso in quartiere per i lavori condotti dal Comune.
Va detto che la rabbia per il progetto ha lasciato il posto allo sconforto tra commercianti e residenti quando hanno visto il cantiere procedere di buona lena davanti alle vetrine e alle case. «La giunta non ha aperto a un dialogo con noi», spiega Luca Bonato della gastronomia De Gusto, «e oggi (ieri) hanno cominciato a posizionare i cordoli per la pista ciclabile. Ormai è difficile credere che possano tornare indietro».

I problemi della giunta
Resta il fatto che la giunta ora deve fare i conti con un altro gruppo di commercianti scontenti del suo operato dopo quelli che in centro storico stanno criticando aspramente l’amministrazione. «Ma non si tratta solo di noi negozianti», spiega Bonato. «E’ facile liquidarci sostenendo che ci lamentiamo solo per i parcheggi, ma so bene anche io che il bene di un Comune è superiore a quello di un negoziante. Il problema è che questa pista ciclabile non è sicura, ci sono troppe intersezioni con le laterali. Sarebbe bastato farla sull’altro lato, sfruttando i marciapiedi larghissimi che già ci sono. Quando abbiamo chiesto se sapessero quanti ciclisti percorrono viale Montegrappa, ci hanno detto di non saperlo. Dubito che servirà a molti questo intervento».

Gian Nicola Pittalis

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