Anche quest’anno in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Città di Treviso promuove un programma di iniziative che ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza di genere e informare su come il fenomeno sia trasversale a livello geografico, generazionale e di condizione sociale delle donne.

A ideare e realizzare le iniziative, il coordinamento Oltre l’8 marzo r_Esistenze, una rete di enti, associazioni, cittadini e cittadine di Treviso che lavora per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e il superamento degli stereotipi e delle discriminazioni di genere, con il sostegno del Comune di Treviso, Assessorato alla partecipazione, politiche giovanili, pari opportunità. Il filo conduttore del programma quest’anno è legato alle relazioni e pone l’accento trasversalità della violenza, con particolare attenzione alle giovani generazioni, alle ragazze e ai ragazzi che si trovano a costruire nuove relazioni ogni giorno, a confronto con il mondo adulto.

Il programma si apre con il workshop Sono un uovo alla coque? in programma venerdì 24 (ore 16.30 – 19.30) e sabato 25 novembre (ore 15.00 – 19.00) all’Auditorium Stefanini, promosso in collaborazione con il Progetto Giovani Treviso. Condotto da Silvia Salvagnini, Alessandra Trevisan e Nicolò De Giosa, con l’obiettivo di indagare e interpretare il tema della violenza di genere attraverso il linguaggio poetico, porterà alla realizzazione di una performance con musica elettronica e poesia. La parola contemporanea e quotidiana della poeta ‘performativa’ Silvia Salvagnini, la musica di Nicolò De Giosa e la voce di Alessandra Trevisan, sperimentatrice vocale e lyricist, si uniscono in un concerto per poesia, chitarra elettrica, live electronics e visual originali a cura di Marco Maschietto. I testi poetici diventano frammenti vocali, più che canzoni e pezzi unici tradotti in più lingue; la poesia è letta e collocata nella dimensione di un ascolto lieve, empatico e vivo; così la musica, che va dall’acustico sino a un’elettronica soft con sperimentazione live, è in grado di dare spazio e nuova necessità alle parole. La video-arte irrompe con una scenografia ad hoc creata da Crunchlab e l’utilizzo di immagini fotografiche originali di Alessandra Calò, completando lo spettacolo a tre voci, dando origine a una nuova e inedita formula. Per iscrizioni: spaziogiovani@progettogiovanitv.it

unnamed2Venerdì 24 novembre alle ore 21 l’appuntamento è all’Auditorium CGIL con Primule Rosse, spettacolo contro la violenza maschile sulle donne della compagnia teatrale La Caneva di Lorenzaga, Promosso in collaborazione con
CGIL Treviso.
La giornata del 25 novembre si apre in Piazza Indipendenza, alle 11.30, con la performance Diamo voce ai silenzi a cura di Mirko Artuso, attore e regista, direttore artistico del Teatro del Pane. La performance, promossa dal Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso – ONLUS, prende spunto dalle storie realmente accadute alle donne che ne tempo si sono rivolte al servizio, per creare un nuovo e unico racconto.
Alle 12, in Piazza Indipendenza, la manifestazione di sensibilizzazione a cura del coordinamento Oltre l’8 marzo r_Esistenze coinvolgerà la cittadinanza in una riflessione condivisa sul tema della violenza di genere.

Si rinnova anche quest’anno l’adesione alla campagna del Fiocco bianco (White Ribbon Campaign – WRC) nata in Canada e oggi diffusa in più di 50 paesi in tutto il mondo. Portare un fiocco bianco rappresenta un impegno personale a non commettere, né a giustificare o a rimanere in silenzio, di fronte ad atti di violenza commessi sulle donne. Il coordinamento Oltre l’8 marzo r_Esistenze coinvolgerà la cittadinanza anche grazie alla collaborazione con gli esercenti della città che possono richiedere la vetrofania Treviso contro la violenza di genere, realizzata dal Treviso Comic Book Festival, da esporre sulla propria vetrina. Inoltre gli organizzatori della festa del cioccolato, che si terrà il weekend del 25 novembre, hanno aderito all’iniziativa, impegnandosi a diffondere la comunicazione presso i propri stand e distribuendo i fiocchi bianchi da indossare. I fiocchetti saranno distribuiti inoltre nelle scuole superiori della città e tra i dipendenti, a prevalenza maschile, di una azienda locale.

Il programma si conclude alle ore 20.45 all’Auditorium Stefanini con la performance di musica elettronica e poesia con Silvia Salvagnini, Alessandra Trevisan, Nicolò De Giosa e i partecipanti al workshop Sono un uovo alla coque? che presenteranno l’esito del workshop assieme ai partecipanti.

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A commentare le iniziative l’assessore alle pari opportunità Liana Manfio: “Il contrasto alla violenza è sempre considerato con particolare attenzione dai servizi comunali, a cominciare dai servizi sociali, sempre molto attenti alle situazioni di violenza che si possono cogliere dai colloqui con le persone che ad essi si rivolgono.
Si tratta di violenze non solo materiali, ma anche psicologiche e non bisogna mai sottovalutare la cosiddetta “violenza assistita” che è quella che subiscono i bambini quando fra i genitori si instaurano rapporti violenti. Sarebbe molto importante anche poter avviare un servizio che si occupi di uomini che, avendo compreso la gravità delle loro azioni, desiderino essere aiutati ad uscire dalla spirale che li porta ad essere violenti. Ciò premesso le scelte di intervento dell’Assessorato alle Pari opportunità sono rivolte in particolare a sensibilizzare i cittadini e ad operare verso l’assunzione di consapevolezza da parte delle donne del proprio valore ed per il potenziamento della propria autostima. Ed è proprio in questa direzione che è stato avviato fin dal novembre 2013 lo Spazio Donna tramite il cui coordinamento vengono organizzate varie attività e appuntamenti periodici: per fare in modo che le donne, anche di generazioni diverse,  si incontrino, si conoscano e possano insieme affrontare le tematiche più varie: da salute,  affettività e sessualità, temi di carattere psicologico, tempo libero…
Ma soprattutto ritengo necessario che non vengano mai lasciate sole davanti ai loro problemi.
Per questo motivo si è ritenuto importante valorizzare la rete delle associazioni e valorizzare anche le risorse di tutti quei soggetti che mettono le loro competenze al servizio delle persone, volontariamente e con la massima generosità.
Mi piacerebbe che, insieme a tutti quelli che se ne occupano, potessimo contribuire a fare in modo che le donne si sentissero più forti. Dice Simona Oberhammer: Le donne forti non sono donne facili, perché cercano sempre qualcosa di più. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, non hanno paura nemmeno di soffrire per inseguire i loro ideali. Vogliono piacere soprattutto a se stesse.
Le donne forti non sono donne che non sbagliano mai, ma sono donne che affrontano i loro sbagli con la forza dell’anima. I fallimenti e le sconfitte diventano terreno fertile per imparare, per migliorare.”