La Polizia Ferroviaria in azione (immagine di repertorio)
La Polizia Ferroviaria in azione (immagine di repertorio)

Tre denunciati, oltre 300 persone controllate e decine di bagagli ispezionati nell’ambito
dell’operazione straordinaria “Alto Impatto”, volta a incrementare il livello di sicurezza degli
utenti del mondo ferroviario.
L’operazione, coordinata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria del Ministero
dell’Interno, ha avuto luogo nella giornata di ieri, nella stazione ferroviaria di Venezia-Mestre.
Decine gli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, coadiuvati da 4 operatori del Reparto Prevenzione Crimine di Padova e da 2 unità del Nucleo dei Cinofili, che sono stati impegnati in una serie di controlli su passeggeri e bagagli, attuati anche con l’ausilio di metaldetector e smartphone, che consentono di velocizzare le verifiche.
Particolare attenzione è stata rivolta anche al rispetto della normativa anti contagio da COVID-19, dal distanziamento interpersonale all’obbligo di indossare la mascherina.
Nel corso dell’operazione, tre persone sono state indagate a vario titolo. In particolare, una
29enne originaria del feltrino, gravata da numerosi precedenti penali per reati contro il
patrimonio, è stata denunciata perché è risultata inottemperante al foglio di via obbligatorio
emesso dalla Questura di Venezia, con divieto di ritorno nel comune. Mentre un 31enne di
origine kosovara, non in regola con la normativa sull’immigrazione, è stato denunciato per aver trasgredito all’Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro i termini previsti.
Nel corso dell’attività, infine, i poliziotti hanno denunciato un 38enne per resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, fermato per il controllo, si è dimostrato fin da subito poco collaborativo, manifestando irritabilità e insofferenza, arrivando, poi, a dare in escandescenze, offendendo e aggredendo gli agenti.