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Code e spese maxi di cibo: un rischio inutile! I supermercati non chiudono

Frotte di anziani in coda alle casse del supermercato, assembramenti di macchine nei parcheggi degli iper, signore sole che barcollano fuori dai negozi d’alimentari pWhatsApp Image 2020-03-08 at 11.25.32ur di trascinarsi appresso borse colme di spesa.
L’incremento verticale dell’afflusso nei supermarket, l’aumento della spesa media di cibo che si sta registrando in queste ore di domenica 8 marzo dopo che il Decreto del premier Giuseppe Conte stanotte ha sancito che le provincie venete di Treviso, Venezia e Padova rientrano nella nuova Zona Rossa (misura cui Zaia ha già chiesto lo stralcio), denuncia una mancanza di comprensione, da parte di alcune fasce di pubblico, circa una deroga fondamentale (e sacrosanta, aggiungiamo) alla chiusura tempestiva con cui i centri commerciali han risposto al decreto:

 

I SUPERMERCATI NON CHIUDONO!!

 

Chiudono i negozi di qualunque altro genere, soprattutto nelle principali catene di centri commericali. Ma i supermercati restano aperti.

L’assembramento, l’ingolfamento che stiamo registrando in queste ore nei supermercati è anzitutto assolutamente pericoloso, perché incentiva la facilità di contagio (causa mancato rispetto delle distanze e delle altre forme di prudenza suggerite); ed inoltre si rivela un rischio inutile.
Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane gli esercizi che vendono generi alimentari e beni di prima necessità continueranno a rimanere aperti, costantemente riforniti.

 

 

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