Sono state presentate questa mattina nella Smart Control Room del Tronchetto le modalità individuate dall’Amministrazione comunale di erogazione dei Buoni Spesa a sostegno dei nuclei familiari in difficoltà del territorio. All’incontro in videoconferenza con i giornalisti erano presenti il sindaco Luigi Brugnaro e l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini: “Non vogliamo si riveli una semplice distribuzione di foglietti di carta, anche perché le risorse sono contingentate in rapporto alla situazione che dobbiamo amministrare – ha dichiarato il primo cittadino – Ringraziamo il Governo per le risorse che ha messo sul piatto, dobbiamo ora fare in modo che arrivino a chi effettivamente ha bisogno”.

Da lunedì 6 aprile il modulo per chiedere i Buoni Spesa (che avranno un valore di 50 euro l’uno) sarà pubblicato sulla piattaforma online del Comune DiMe: sarà possibile fare richiesta fino alle ore 12 di martedì 14 aprile. “Non ci sarà alcun click day – ha spiegato l’assessore Venturini – quindi le richieste potranno essere inviate con calma. Saranno vagliate mano a mano da un pool di esperti del Settore Commercio e Servizi sociali del Comune che, sulla base della descrizione, assegnerà il valore dei buoni spesa, che potrà andare da 50 a 400 euro”.

Il modulo da compilare non richiederà alcun tipo di onere particolare, salvo il proprio codice fiscale e i dati anagrafici. Si dovranno indicare alcune informazioni, come i componenti del nucleo familiare e il non essere percettore di ammortizzatori sociali o di reddito di cittadinanza. I Buoni Spesa, inoltre, dovranno essere utilizzati solo per l’acquisto di generi alimentari: “In caso servissero ulteriori approfondimenti, il richiedente potrebbe essere contattato telefonicamente dai nostri operatori – ha aggiunto Venturini – Crediamo che questo strumento contribuirà a far luce su ulteriori strumenti da utilizzare o potenziare per aiutare la cittadinanza”.

Durante la conferenza stampa è stato spiegato che, degli 1.375.642,87 euro messi a disposizione dal Governo, 1 milione sarà sfruttato per l’emissione dei buoni spesa, mentre la restante somma servirà per l’acquisto di derrate alimentari. Quest’ultime saranno poi affidate ai Servizi sociali comunali e a realtà del terzo settore attive sul territorio: “Non possiamo che ringraziare la rete degli empori solidali e delle parrocchie – ha aggiunto Venturini – sfrutteremo la loro conoscenza del territorio”.

Le procedure – è stato spiegato – saranno completamente tracciabili, all’insegna della trasparenza: “I buoni saranno spendibili in tutti gli esercizi commerciali e supermercati che vorranno aderire all’iniziativa – hanno spiegato sindaco e assessore – Nelle prossime ore sarà pubblicato sul sito del Comune un modulo che gli esercenti interessati dovranno compilare. Si potrà dichiarare anche la volontà di introdurre ulteriori agevolazioni per i percettori del buono”. L’elenco delle attività commerciali che accetteranno il tagliando, stampato in maniera esclusiva per il Comune con tutte le contromisure per evitare contraffazioni, sarà pubblicato sul sito ufficiale Comune di Venezia (con tanto di FAQ e informazioni utili): “La scelta dell’Amministrazione – ha concluso Venturini – è di rivolgersi non solo alla grande distribuzione, ma anche al piccolo commercio, che sta dimostrando in queste ore tutta la sua importanza attraverso le consegne a domicilio sul territorio. Un atteggiamento che non possiamo che premiare”.