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A Castelfranco un festival internazionale di chitarra

Un nuovo benvenuto alla chitarra. In un conservatorio dal quale sono usciti allievi importanti. Alberto Mesirca e Fabiano Merlante hanno ideato un festival internazionale dedicato alle sei corde che sia una finestra sul mondo chitarristico internazionale dalla musica antica al novecento. Senza preclusione di generi.

Io e il collega Merlante- spiega Alberto Mesirca-siamo entrati in ruolo nel 2021 e abbiamo cercato di ricreare un ambiente chitarristico che ha avuto una sua gloria fino ad una decina di anni fa. Il festival è un simbolico tentativo di ritorno a far respirare un’aria internazionale nell’ambito della chitarra”. Masterclass, lezioni e concerti tutti incentrati su progetti internazionali dedicati al repertorio chitarristico.

Dal 22 al 24 aprile il Conservatorio inaugura una nuova esperienza nel segno della chitarra-confermano il Presidente Nicola Claudio e il Direttore Stefano Canazza– Il festival curerà la parte formativa con masterclass e conferenze e una parte di concerti veri e propri che coinvolgeranno il Conservatorio e la città. Un festival che a Castelfranco mancava”

VENERDÌ 22 APRILE

L’inaugurazione sarà venerdì 22 aprile nel Chiostro dei Serviti con la conferenza di Frédéric Zigante dedicata alla vita e all’integrale per chitarra sola e ensemble cameristico con chitarra del compositore Heitor Villa-Lobos. Nel pomeriggio, dalle ore 15 in Aula Zambon si terrà la masterclass tenuta dal M° Zigante. In serata, alle 20,45 nel salone di Villa Barbarella è programmato il concerto di Andrea De Vitis con musiche di Manuel del Falla, Angelo Gilardino, Mario Castelnuovo-Tedesco, Tristan Murail

SABATO 23 APRILE

MATTINA

Dalle 10 in Aula Zambon si terrà la Masterclass di Frédéric Zigante mentre in serata, dalle ore 20,45 nel salone di Villa Barbarella è in carnet il concerto di Johan Fostier con musiche di Wenzeslaus Matiegka, Vicente Asencio, Carlos Aguirre, Eduardo Falu, Eduardo Martin, Ernesto Lecuona. Durante tutta la giornata si terrà l’ Esposizione di liuteria chitarristica nel corridoio principale del primo piano del Chiostro di San Giacomo

DOMENICA 24 APRILE

Dalle 10 in Aula Zambon si terrà il masterclass di Johan Fostier mentre alle 16,30 in Aula Campagnaro è in programma la Lezione-Conferenza di Fabiano Merlante: “La prassi esecutiva antica sulla chitarra moderna” – l’esecuzione storicamente informata nel repertorio chitarristico. Il gran finale si terrà al Teatro Accademico (ore 20.45) con il concerto di Marc Ribot, aperto da Alberto Mesirca.

Marc Ribot è nato a Newark, New Jersey, nel 1954. Già nell’adolescenza comincia a suonare in diverse garage-band, mentre studia con il suo mentore, il chitarrista e compositore haitiano Frantz Casseus. Nel 1978 si trasferisce a New York e diventa membro del gruppo soul-punk Realtones e dei Lounge Lizards di John Lurie (dal 1984 al 1989). Ha contribuito in maniera determinante alla ridefinizione di quel genere di folk singing che gli statunitensi definiscono Americana, grazie alla sua preziosa chitarra nel magnifico “Rain Dogs” di Tom Waits, nel 1985. Ha inoltre collaborato con Solomon Burke, Diana Krall, Marianne Faithful, Arto Lindsay, Caetano Veloso, Laurie Anderson, McCoy Tyner, Medeski, Cibo Matto, Jamaaladeen Tacuma, James Carter, Vinicio Capossela, Allen Ginsburg, The Black Keys, Jeff Bridges, Elton John/Leon Russel, solo per citarne una parte. Ribot collabora frequentemente con il produttore T-Bone Burnett: l’ultima in Raising Sand di Alison Krauss e Robert Plant (album che si è aggiudicato 5 Grammy Awards nel 2009); e collabora regolarmente con John Zorn e l’etichetta disco-grafica di quest’ultimo Tzadik. Con il suo trio Ceramic Dog prosegue la linea dei suoi primi e sperimentali gruppi no-wave / punk / noise, Rootless Cosmopolitans e Shrek. In solo ha inciso: “Marc Ribot Plays The Complete Works of Frantz Casseus”, “John Zorn’s The Book of Heads”, “Don’t Blame Me”, “Saints”, “Exercises in Futility” e “Silent Movies”.

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