La notizia è comparsa sulla pagina Facebook “Quelli del Villaggio” ieri sera verso le 20 circa. Un messaggio breve : “E’ venuto a mancare Ginetto dei geati“. E subito centinaia di commenti e di condivisioni ma soprattutto di ricordi. Ginetto dei Geati, detto anche Trombetta, ovvero Gino Vendramin, detto Ginetto appunto, aveva un carrettino e vendeva gelati nei quartieri di San Liberale, Santa Bona, Monigo, e San Paolo successivamente. Una carriera vissuta all’ombra dei gelati che ha venduto a intere generazioni di trevigiani.

Si attendeva l’arrivo di Ginetto in quartiere, specie d’estate. Anzi il suono della sua inconfondibile trombetta con la quale richiamava i clienti segnava l’avvio dell’estate. Quando poi non si sentiva più suonare la trombetta, le frotte di ragazzini erano consapevoli che di li a poco sarebbero iniziate le scuole e soprattutto l’inverno. Trombetta arrivava puntale ogni giorno a partire dalle 15 del pomeriggio in piena nella calura estiva. Ma rispettoso del riposo estivo che un tempo sei faceva. Con la sua Lambretta a tre ruote trasformata in carrettino per gelati, vendeva pochi gusti ma ormai conosciuti da tutti. Il cornetto con cioccolato, limone e fragola. E poi l’avvento del gusto croccantino al rhum. Le mamme lanciavano giù dai balconi o dalle terrazze le 20 lire per una pallina di gelato. Poi mano a mano gli aumenti sino ad arrivare a cento lire per due palline.

WhatsApp Image 2019-01-29 at 21.11.04Ginetto o Trombetta era sempre serio, piccolo di statura ma determinato. E conosceva i gusti dei ragazzini uno per uno. Per decenni, dagli anni Sessanta, in una Treviso sempre più in espansione, ha percorso chilometri e chilometri nei quartieri tra Santa Bona e San Liberale, e poi mano a mano che il cemento toglieva spazio alle aree verdi e crescevano i condomini, il lavoro di Ginetto si allargava. Da qualche anno “Trombetta”( il suo strumento era una sorta di corno che emetteva un unico lungo suono) era “pensionato” all’Israa di Santa Bona.

Era andato a trovarlo proprio nel mese di agosto anche Roberto Boscarin, trevigiano di San Liberale, ex presidente dell’associazione italiana camperesti e alpino, da sempre molto attivo nel quartiere di san Liberale dove è cresciuto. “Avevo scambiato qualche parola con lui – racconta Boscarin -, avevamo ricordato gli anni in cui con la sua Lambretta ci chiamava, noi ragazzini, a raccolta attorno alla sua gelateria ambulante. Lo ricordo bene perché sono arrivato a San Liberale nel 1962, quando il quartiere non aveva ancora i nomi delle strade, ma si chiamavano, prima, seconda, terza quarta strada e così via. Era ogni giorno una festa”. I funerali di Gino Vendramin, che aveva 88 anni, si terranno giovedì 31 alle 15 nella chiesa dell’Immacolata a Santa Bona. Lascia la moglie Luigia e le figlie Loredana e Roberta.