L’allergia al nichel– nota anche come sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS)- provoca un insieme di reazioni anomale che si manifestano venendo a contatto con oggetti che contengono questa sostanza (reazione esterna), ma anche assumendo alimenti che lo contengono (reazione interna).

Parliamo di un tipo di allergia da accumulo che di fatto si presenta con diversi gradi di intensità. Alcune persone, infatti, riscontrano problemi se toccano oggetti e prodotti che contengono nichel (come cerniere, bottoni metallici o detergenti), mentre altre soffrono quando si cibano di determinati alimenti.

Allergia al nichel: i sintomi più comuni

Assumere alimenti contenenti nichel può comportare problemi gastrointestinali, come ad esempio gonfiore addominale, nausea, vomito o coliche.

Inoltre, chi è affetto da tale disturbo può presentare anche diarrea o stipsi ricorrente, mal di testa, capogiri o sintomi respiratori. Inoltre, meno frequentemente si presentano anche asma e insufficienza nella qualità del respiro.

È bene sapere che questa patologia può influenzare anche la sfera neurovegetativa, provocando problemi d’insonnia.

Sintomi dermatologici, dolori articolari e stanchezza

Una menzione speciale spetta alle dermatiti localizzate, che di fatto rappresentano il principale sintomo di questo problema e che si manifestano nella zona del corpo venuta a contatto con il nichel.

Entrando nel dettaglio, è facile che si formino vescicole, prurito, bruciore e anche desquamazioni che si manifestano generalmente entro le 48 ore dall’esposizione al metallo.

Tuttavia, la sindrome da Allergia Sistemica al Nichel può comportare anche con l’insorgenza di problemi a carico delle articolazioni, profondo senso di stanchezza e di malessere generale. Questo fenomeno (che di per sé è molto soggettivo e variabile) interessa principalmente le donne.