Chi soffre d’ansia sa che ai sintomi psicologici si sommano anche quelli fisici – o, meglio, neurovegetativi – come aumento della frequenza del respiro e del battito cardiaco, incremento della sudorazione, vertigini, insonnia, nausea o tremori.

L’organismo, messo in allerta dalla potenziale situazione di pericolo, si prepara a sfoderare la massima energia muscolare per fuggire o contrattaccare al meglio. Tuttavia, in alcuni casi l’attivazione del meccanismo dell’ansia diventa eccessivo, troppo frequente o ingiustificato.

Disturbi d’ansia

In realtà è più corretto parlare di disturbi d’ansia, visto che ce ne sono di diversi tipi: una fobia specifica, un disturbo di panico con agorafobia, disturbo ossessivo-compulsivo, fobia sociale, disturbo post-traumatico da stress e ansia generalizzata.

Ciascun disturbo d’ansia è diverso dall’altro e ha sue peculiarità con sintomi specifici, ma tutti hanno una cosa in comune: paura e terrore, eccessivi e irrazionali. Inoltre, talvolta l’ansia si combina anche ad altre patologie, fisiche o mentali, come la dipendenza da alcol o sostanze stupefacenti e la depressione.

Rimedi e cure

Per combatter l’ansia è sempre opportuno evitare i rimedi fai da te ed affidarsi ad un professionista. A seconda della gravità del disturbo, non è da escludere che lo specialista possa prescrivere dei farmaci.

Mentre la psicoterapia agisce sulle cause, le medicine tengono a bada i sintomi in una sorta di azione combinata per approdare passo dopo passo alla guarigione. In generale, dal punto di vista farmacologico, possono essere somministrati antidepressivi, ansiolitici o betabloccanti che più di altri tengono sotto controllo alcuni sintomi fisici.