hdrimg-presentazione_av_homeLaboratori di artigianato, vecchi e nuovi mestieri, arte, musica e teatro si danno appuntamento dall’8 al 17 agosto a Cison di Valmarino per la 34^ edizione di Artigianato Vivo. Una rassegna molto amata un po’ in tutta la Marca, capace di trasformare il borgo in uno scenario unico e caratteristico, con le piazze, le strade ed i cortili straripanti di abili artigiani pieni di fantasia che mettono in mostra tecniche di lavoro, in un’atmosfera sempre allegra e piena di vita. Lo stesso antico borgo di Cison, con il suo magnifico castello, i suoi palazzi, le case decorose dipinte di rosso, sulle cui facciate troneggiava lo stemma di casa pieno di scorpioni, e con le povere casupole di pietra del Rujo, ha una lunga storia che merita davvero di essere scoperta. Durante la manifestazione saranno oltre 200 gli artigiani che offriranno agli occhi del pubblico i mirabili prodotti della loro arte, realizzandoli talvolta al momento, con raffinate tecniche di lavorazione. Attività preziose, che contribuiscono con la loro specificità a rendere unico il nostro territorio e che è indispensabile che vengano tramandate, insegnate, diffuse e riconosciute in modo tale che anche le aspirazioni occupazionali dei giovani possano tenere in più attenta considerazione e valorizzazione le potenzialità che l’artigianato offre. La manifestazione sarà però anche ricca di eventi collaterali tra spettacoli teatrali per bambini, concerti in ogni angolo del paese con tutti i gruppi più in voga del momento, incontri e proiezioni, oltre a tanti, gustosi, appuntamenti di enogastronomia. Tornerà anche il Premio Artigianato Vivo, iniziativa che si pone come stimolo per promuovere e valorizzare i “mestieri”, le “botteghe” che non esprimono in numeri la loro grandezza, bensì in un altro ordine di valori: qualità, rispetto della tradizione, perizia nell’esecuzione, originalità e unicità di ogni manufatto. Attività che rappresentano un settore economico attivo che, a ben guardare, ha originato e tuttora ispira quel “made in Italy” che ci connota sui mercati mondiali anche in tempi di produzione seriale e sa confrontarsi con altre culture e saperi.

Lorenza Pilloni