Home Politica Caner alla Fiera dell’Alto Adriatico spiega la ricetta per il Turismo

Caner alla Fiera dell’Alto Adriatico spiega la ricetta per il Turismo

L’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha partecipato oggi al PalaExpomar di Caorle al taglio del nastro della 52^ edizione della Fiera dell’Alto Adriatico, il salone nazionale dedicato al mondo della ristorazione e dell’accoglienza.

“Nel 2022 il turismo veneto, grazie anche alla ripresa dei flussi internazionali, ha risollevato la testa dopo i due anni di pandemia, periodo in cui è stato fondamentale l’apporto del turismo domestico – ha detto l’Assessore -. La maggior parte dei mercati esteri aumentano la loro presenza in Veneto e diversi mostrano un segno positivo anche rispetto al 2019, a cominciare dai tedeschi (+7,2% degli arrivi), ma anche austriaci (+6,4%), svizzeri (+5,1%), olandesi (+9,8%), belgi (+5,7%). Diversa è la situazione dei mercati dell’Asia orientale (Giappone, Cina, Corea del Sud) e dell’Oceania (Nuova Zelanda, Australia), con flussi turistici ancora molto esigui dovuti alle stringenti misure anti-covid, così come il mercato Russo a causa del conflitto in corso”.  

“Nel 2022 mare e lago sono sicuramente i comparti che hanno reagito meglio al post pandemia e che per primi hanno guidato la ripresa del turismo veneto, arrivando in alcuni periodi a superare i tassi di occupazione delle camere registrati nel 2019 – ha precisato Caner -. Il tasso di occupazione nelle destinazioni balneari a partire dalla seconda metà di giugno risulta costantemente uguale o superiore sia per le strutture ricettive alberghiere sia per quelle all’aperto. Montagna e terme mostrano un andamento più altalenante e in particolare per le Terme la ripresa vera si è avvertita solo a partire dai mesi settembre-ottobre in coincidenza con la stagione termale autunnale. Infine, le città d’arte, come per gli altri comparti turistici del Veneto, la ripresa è iniziata ad aprile, con un andamento che solo nei mesi estivi ed invernali ha raggiunto e in qualche settimana superato i tassi di occupazione del 2019”.

“Questi importanti segnali di ripresa non ci devono indurre però a sederci sugli allori. Bisogna continuare nell’azione di rinnovamento e differenziazione dell’offerta turistica della nostra Regione. Per questo motivo abbiamo fortemente voluto inserire nella programmazione delle Politiche di Coesione 2021-2027 importanti risorse a sostegno delle imprese e delle destinazioni turistiche – ha concluso l’assessore regionale al Turismo -. E’ stato un negoziato impegnativo e non ancora del tutto concluso quello con l’Unione Europea, anche se il PR FESR è stato approvato lo scorso novembre dalla Commissione. Ci saranno importanti risorse, circa 37 milioni di euro, per la rigenerazione delle strutture ricettive in ottica di transizione green, transizione digitale e per rendere completamente accessibili a tutti (quindi non con interventi circoscritti a poche aree o camere) le nostre strutture di ospitalità. Sono confermati gli interventi per il consolidamento dei club di prodotto esistenti nella forma di reti di imprese o – in una seconda fase – l’istituzione di nuovi club; analogamente una prima serie di bandi sarà rivolta al consolidamento delle aggregazioni di imprese per la promozione sui mercati internazionali per riattivare la domanda, oltre a quelli per nuove aggregazioni. Uno dei primi bandi per le strutture ricettive, in programma per la primavera, sarà rivolto all’efficientamento energetico e al risparmio idrico”.

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