Una carenza di magnesio può avere conseguenze negative sull’organismo.
Questo minerale, infatti, è fondamentale per la salute perché attiva oltre 300 reazioni biochimiche necessarie al regolare funzionamento del corpo umano.
Carenza di magnesio: le cause
Un corretto apporto di questo elemento varia dai 150 ai 500 milligrammi al giorno, a seconda del peso corporeo e dell’età.
Un’eventuale carenza è legata principalmente ad un cattivo assorbimento o a un non adeguato apporto alimentare. È bene sapere, infatti, che in assenza del magnesio, il glucosio non si trasforma in energia e, di conseguenze, il corpo si indebolisce.
Le possibili cause sono molteplici: un deficit di questo tipo, infatti, può derivare da digiuno prolungato, dalla sindrome di Kwashiorkor, ma anche da pancreatiti, coliti, ulcere, diarrea, vomito frequenti o celiachia.
Senza contare che anche alcuni lassativi, diuretici o farmaci possono incidere sul cattivo assorbimento. Così come un’eccessiva e intensa attività sportiva, un’insufficienza renale, stress, un’assunzione eccessiva di calcio o particolari operazioni chirurgiche.
I sintomi
Questo elemento contribuisce a fissare il calcio nelle ossa e ad impedire che quest’ultimo si depositi in maniera errata.
In carenza di magnesio, dunque, si verificano stanchezza, irritabilità, umore alterato, confusione mentale, mancanza di coordinazione muscolare, mal di testa, nausea, tremori e crampi. Tuttavia, nei casi più seri, si può riscontrare aritmia cardiaca ed ipertensione arteriosa.