Come anticipato a fine novembre dal Presidente del Consorzio di bonifica Piave Amedeo Gerolimetto, a margine dell’approvazione del bilancio di previsione 2023, l’Assemblea consorziale ha deliberato l’emissione di un ruolo suppletivo motivato dal forte aumento del costo dell’energia per il sollevamento e dalla minor produzione di energia idroelettrica.  

Sono in fase di spedizione gli avvisi di pagamento del “ruolo suppletivo” ed inizieranno ad arrivare nelle case dopo la metà di febbraio.

Nel corso dell’estate 2022, l’andamento climatico siccitoso ha richiesto un prolungato e straordinario funzionamento degli impianti di sollevamento irriguo. Tutti gli impianti hanno funzionato ininterrottamente ed a pieno regime da giugno a settembre, determinando un consumo superiore del 20% rispetto alla media degli anni precedenti. Il maggior consumo è avvenuto proprio nei mesi in cui il costo dell’energia, come è noto, è aumentato di oltre DUE VOLTE rispetto a quanto mediamente si riscontrava negli scorsi anni.  

La spesa per acquisto di energia si è attestata quindi nel 2022 a circa 5.750.000 euro rispetto ai 2.100.000 euro preventivati. Sono stati consumati 14 milioni di kWh per il sollevamento irriguo, con un costo unitario medio di 0,41 €/kWh, più del doppio rispetto a quello risultante negli anni scorsi. Per pagare le bollette il Consorzio è costretto a chiedere un sacrificio agli utenti che prelevano da impianti in cui l’acqua viene sollevata con consumo di energia elettrica 

Inoltre, nel corso del 2022, a causa della scarsa piovosità e della priorità data agli usi irrigui, si è verificata una minor disponibilità d’acqua funzionale alla produzione idroelettrica, determinando una riduzione degli introiti inizialmente previsti.  

I proventi che derivano dalla produzione di energia idroelettrica che il Consorzio ricava dall’esercizio di 11 turbine installate nella rete derivata contribuiscono a ridurre i costi ordinari sostenuti per esercizio e manutenzione.  

La riduzione degli introiti comporta che parte dei costi diretti, che era previsto fossero coperti con i ricavi della produzione idroelettrica, debbano essere finanziati con una maggiorazione del contributo consortile. 

Nel totale sono quindi 12.302 gli avvisi che saranno inviati ai consorziati e potranno contenere le voci qui riportate: 

  • Addizionale energia per sollevamento irriguo dovuta a maggiori costi sostenuti per acquistare l’energia necessaria a sollevare l’acqua per utilizzi sia di tipo agricolo che urbano (computata proporzionalmente all’estensione dei mappali serviti  a carico di coloro che prelevano da impianti con consumo di energia, dei titolari di prelievo ad uso  orto e giardino che prelevano da impianto, dei titolari di autorizzazioni al prelievo con finalità di soccorso dagli impianti di Baite a Navolè nei comuni di Oderzo, Gorgo al Monticano e Motta di Livenza);
  • Addizionale per il finanziamento delle spese di manutenzione e gestione delle opere a causa dei minori ricavi dalla produzione idroelettrica a carico dei consorziati utilizzatori posti nelle aree che beneficiano del corrispondente introito.

Gli avvisi inviati partono da un minimo di 20 euro. Gli importi inferiori saranno richiesti con l’avviso dei contributi del ruolo ordinario 2023 che uscirà come di consueto in primavera. 

Per importi inferiori a 120 euro è prevista una sola rata con scadenza 28 febbraio 2023.

Per importi superiori a 120 euro è data facoltà di pagamento in due rate, la prima il 28 febbraio la seconda il 30 aprile (la scadenza in un giorno festivo è prorogata di diritto al primo giorno seguente non festivo). 

Si ricorda che gli avvisi di pagamento dei contributi consortili possono essere oggetto di rateizzazione, qualunque sia l’importo del contributo, purché il consorziato sia in regola con il pagamento per gli anni precedenti.  

Il pagamento come per i precedenti avvisi sarà possibile con le consuete modalità, bollettino pagoPA , l’app IO, l’addebito in conto corrente per chi ha provveduto all’attivazione.