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Il Cavallo, un’emozione per tutti: da FISE Veneto un nuovo progetto equestre

“Molti dolori dell’essere umano si possono attutire semplicemente grazie ad un cavallo. Andare nella natura, nelle scuderie, e accarezzare un cavallo, fa molto bene al cuore e all’anima.” Partiamo da queste toccanti, quanto invoglianti, parole di Antonella Clerici, grande appassionata di equitazione e nuova testimonial FISE Veneto, per raccontare la conferenza stampa con cui la sezione regionale della Federazione Italiana Sport Equestri ha presentato oggi pomeriggio il progetto “Il Cavallo, un’emozione per tutti”.

Anzi: più che una conferenza stampa, quella seguita dalla sede veneta del CONI è stata – concedeteci il gioco di parole – una vera e propria cavalcata, fra moderni colpi di hashtag come #fisevenetopervoi o #ilcavallopertutti, ed immagini sospese nell’eternità, tratte dai video emozionali a tema equestre che sono stati proposti nel corso dell’evento.

Come l’illuminante contributo di Rudj Bellini, celebre istruttore ed artista equestre, protagonista di un video che più di tutti gli altri ci ha messo addosso una voglia pazza di posar la penna e correre al più vicino maneggio: “Artisti, uomini e cavalli sono alla pari, nell’arte equestre. Lavoriamo tutti quanti sull’emozione, quell’emozione che intercorre tra me, i miei allievi, i cavalli. Attraverso l’emozione che c’è tra noi e il nostro cavallo, attraverso l’emozione di questo rapporto che si coltiva col lavoro, si arriva a capire la parità che c’è tra uomo e cavallo”.

Cavalcando fra un video emozionale e l’altro, ben condotte da un cocchiere consumato del calibro di Fabio Fioravanzi, la Presidente Clara Campese e il Consigliere Nicoletta Bonomo hanno scandito la conferenza “Il Cavallo, un’emozione per tutti” con grande classe e convinzione… Raggiungendo il climax del pomeriggio allorché han dato la parola al 63enne Giulio Tronca, campione nazionale paralimpico di Completo, capace di un racconto breve ma struggente sull’esperienza di un uomo e di un cavaliere che, dopo aver perso per sempre l’uso delle gambe in incidente stradale, ha saputo reinventarsi uno straordinario rapporto col suo destriero (“Candy, una ballerina” come definita dalla Campese). Giulio, 8 anni fa, dopo il drammatico infortunio ha trovato la forza di cominciare l’attività degli Attacchi (cavallo e carrozza) a livello agonistico.

Attraverso l’amore per l’equitazione, ha trovato l’amore per se stesso.

Come Antonella Clerici e FISE Veneto suggeriscono a tutti noi di provare a fare.

 

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