“Giustizia per Giulio Regeni. Libertà per Patrick Zaki. Maratona di voci a Ca’ Foscari” è l’iniziativa on line organizzata dalla comunità cafoscarina per tenere viva l’attenzione su casi simili e sulla libertà dell’attività accademica e di ricerca.
Francesco Vacchiano, insieme a Sabrina Marchetti, Gilda Zazzara, Alessandro Casellato, Adelisa Malena, Stefania De Vido, Duccio Basosi, Maria Chiara Rioli e Elena Bacchin, con l’appoggio tecnico di Luca Petrini, sono tra gli organizzatori della ‘maratona’ di voci cafoscarine per Giulio Regeni e Patrik Zaki che lunedì 25 gennaio, dalle 9 alle 19, sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook ‘Storia a Ca’ Foscari’.
Alla giornata parteciperanno ben 100 tra docenti, ricercatori e CEL, studenti, dottorandi e personale amministrativo dell’ateneo. L’appuntamento si concluderà con un videomessaggio di Paola e Claudio Regeni.
L’obiettivo dell’iniziativa, a 5 anni esatti dal sequestro di Regeni al Cairo, è quello di tenere viva la memoria del giovane ricercatore, fare pressione sul Governo italiano e ricordare che ci sono ancora molti studenti, ricercatori e attivisti chiusi in carcere. C’è Patrick Zaki, per esempio, studente dell’università di Bologna, detenuto in Egitto da quasi un anno e al quale è appena stata prolungata la carcerazione preventiva.
Questo il programma
Iniziativa online
lunedì 25 gennaio 2021
h. 9-19
In streaming sulla pagina Facebook Storia a Ca’ Foscari
PROGRAMMA
9.00: Francesco Vacchiano (antropologo, Università Ca’ Foscari Venezia)
Morto un faraone, se ne fa un altro. Anatomia della repressione in Egitto
11.00: Gennaro Gervasio (storico dei paesi islamici, Università Roma Tre)
Il mito della stabilità autoritaria
13.00: Ester Gallo (antropologa, Università di Trento)
L’impegno di Scholars at Risk-Italia nella difesa della libertà accademica
15.00: Elena Bacchin (storica, Università Ca’ Foscari Venezia)
Dallo Spielberg a Tora: la prigionia politica in prospettiva storica
17:00: Francesca Biancani (storica del Medio Oriente, Università di Bologna)
Per Patrick Zaki: pensiero critico e libertà di pensiero
18.30: Videomessaggio di Paola e Claudio Regeni
“Le attività accademiche di studio e ricerca, nei contesti come quello egiziano, – spiega Francesco Vacchiano, antropologo cafoscarino – non vengano capite ma anzi vengano temute e confuse con attività di spionaggio. Molti colleghi, e io stesso, ci siamo trovati in situazioni potenzialmente pericolose durante le attività di ricerca sul campo. Chi fa domande, osserva, indaga per motivi di studio diventa oggetto di sospetto e controlli, e non sempre è sufficiente esibire il tesserino universitario. La libertà è però un elemento fondamentale dell’attività accademica e di ricerca. Ecco perché è particolarmente importante che le comunità universitarie mantengano viva l’attenzione su questi casi. Al posto di Regeni – lo ripetiamo – ci poteva essere una o uno di noi”.