Università e imprese a servizio dei bisogni delle persone anziane della  comunità: al via, all’interno del Centro Residenziale Domenico Sartor di Castelfranco Veneto,il progetto innovativo su domotica e automazione per migliorare la qualità della vita dell’anziano.

Nei prossimi tre anni il Centro Anziani Domenico Sartor sarà uno dei  siti selezionati per i trial sperimentali del progetto “Sistema domotico IoT integrato ad elevata sicurezza informatica per smart building”, cofinanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del bando POR-FESR per la ricerca a sostegno dei Distretti e Reti Innovative Regionali per un importo complessivo pari a 2,5 milioni di euro.

Un progetto finalizzato al miglioramento degli ambienti di vita attraverso l’introduzione di tecnologie abilitanti e l’adozione di modelli di progettazione centrati sulla persona, sostenendo l’integrazione nei prodotti destinati al mondo smart building delle tecnologie domotiche e IoT (Internet of Things). L’obiettivo è volto alla creazione di ambienti intelligenti e sostenibili nei quali la vita acquisti qualità, sicurezza e benessere, ponendo l’ambiente e la persona al centro dei processi di design e di sviluppo tecnologico.

“Abbiamo accettato di aderire a questo progetto perché rappresenta per  il Centro Residenziale Sartor un’opportunità per portare un elevato  livello di innovazione tecnologica all’interno della nostra struttura –  dichiara il presidente del Centro D. Sartor, Maurizio Trento – Grazie all’esperienza qualificata dei partner siamo certi che potremmo migliorare i servizi offerti ai nostri ospiti e la loro qualità di vita”.

Un progetto di ricerca che si svolgerà in più fasi: la prima di ricerca industriale, che comprende lo studio dell’utente, il design delle interfacce e la definizione delle specifiche tecnologiche è condotta principalmente dagli Atenei. Il Prof. Luciano Gamberini, coordinatore scientifico del progetto, e il suo staff del Centro di Ricerca HIT (Human Inspired Technologies) dell’Università di Padova lavorerà sugli aspetti di accessibilità e usabilità deei sistemi IoT, il Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona guidato dal prof. Franco Fummi e un secondo gruppo di HIT coordinato dal prof. Michele Zorzi sulle soluzioni tecniche dell’IoT e il gruppo di “cyber-security” del DAIS dell’Università di Venezia sulla sicurezza del sistema. Le successive fasi, principalmente di sviluppo sperimentale, mettono in gioco principalmente le aziende e comprendono lo sviluppo di prototipi IoT e i test sul campo degli stessi.