Il Comune di Venezia, su esplicita richiesta del sindaco Luigi Brugnaro, in stretto raccordo con la Prefettura e in coordinamento con Azienda ULSS 3, Caritas diocesana e Croce Rossa Italiana ha avviato le azioni necessarie per gestire l’emergenza derivante dalla guerra in Ucraina in stretto contatto con la comunità ucraina presente nel territorio.
“In questo momento di terribile dolore e tristezza per il popolo ucraino – commenta il sindaco Brugnaro – abbiamo voluto dare un aiuto concreto e tangibile a tutte quelle donne, uomini e bambini che si trovano a subire le conseguenze di questo conflitto. Venezia, città aperta, che nella sua storia si è sempre fatta paladina dei valori di libertà e rispetto delle diverse culture, non poteva restare sorda al grido di dolore di una intera comunità. Per questo ci siamo messi subito a disposizione nella speranza che la diplomazia e il buonsenso riescano, quanto prima, a mettere fine a questa insensata guerra”.
Proprio nell’ottica di provvedere ad aiutare concretamente le popolazioni colpite dal conflitto il Comune di Venezia ha aperto un conto corrente bancario dedicato n. IT 60 M 03069 02126 100000 300114 intestato a “Comune di Venezia – Venezia per l’Ucraina”. Le somme raccolte saranno gestite tutte per la crisi in corso.
Inoltre, per gestire l’accoglienza delle persone ucraine in fuga dal Paese, il Comune di Venezia ha già individuato 40 posti in strutture dedicate per una permanenza di medio termine, mentre per l’accoglienza in emergenza ha ampliato la rosa delle strutture alberghiere usualmente impiegate per fronteggiare situazioni alloggiative per persone in difficoltà, puntando alla disponibilità costante di 50/60 posti in emergenza, in attesa di indicazioni in tema di accoglienza da parte del Ministero dell’interno.
Attraverso la comunità ucraina presente nel territorio, che ha attivato un forte sistema mutualistico, si è infine provveduto a fornire un servizio per le prime indicazioni operative, a cominciare dal contatto con servizi ULSS per tamponi e vaccini, oltre a promuovere l’accoglienza delle persone in fuga presso le famiglie ucraine residenti. Il Comune ha inoltre messo a disposizione mediatori culturali di lingua ucraina per ogni necessità collegata all’emergenza.