Dopo la gara di domenica contro i Cardiff Blues a Monigo, per i Leoni non c’è un momento di sosta perché domani sera saranno di scena a Thomond Park contro Munster per l’ultimo round del Guinness PRO14 2020/2021; ricordando poi che i biancoverdi dovranno disputare i due recuperi contro Glasgow ed Edimburgo. In vista della prossima gara ha fatto il punto della situazione Alberto Sgarbi.

Alberto, come vi state preparando in vista della gara contro Munster?
«Innanzitutto abbiamo rivisto la partita contro Cardiff, ciò che c’è stato di positivo e quello da migliorare. Per quanto riguarda Munster è indiscussa la loro forza, quindi il nostro focus è sui loro punti di forza, che sono molteplici. Ci stiamo preparando in difesa, sapendo che loro hanno un reparto di mischia molto abile e un drive molto forte. Ci stiamo preparando anche sul nostro attacco, sui nostri lanci di gioco e su ciò che vogliamo portare in campo».

Sarà l’ultima gara del campionato, oltre ai due recuperi da effettuare. Che partita ti aspetti?
«Sicuramente sarà una partita fisica, ma loro hanno anche un gioco tattico importante, sia per quanto riguarda l’occupazione in campo, che per la contesa in area. Comunque ripeto, credo che sarà una gara fisicamente intensa, con ritmo».

All’andata i Leoni stavano per battere Munster, cedendo solo negli ultimi secondi. Si dovrà ripetere una gara simile?
«La partita di qualche settimana fa purtroppo per noi è stata un dispiacere, un amaro in bocca non da poco, ma allo stesso tempo ci fa riflettere su ciò che possiamo fare. Ci dà buoni spunti e una grossa motivazione in vista della partita di venerdì».

Sei uno dei più esperti del gruppo, come si approccia questo finale di stagione?
«Credo che ancor di più dobbiamo rimanere sulle nostri basi, continuare a lavorare sui nostri punti di forza, ogni giorno continuando a lavorare con umiltà e preparando una partita alla volta, perché chiaramente la stagione è difficile, ma ciò non toglie che da qui alla fine possiamo invertire la rotta. Anche individualmente ognuno può lasciare un segno. Questo è importante e per farlo è fondamentale la qualità dell’allenamento, del lavoro in campo e la serenità quando si è in campo, la consapevolezza di ciò che possiamo fare. Non è facile, ma penso debba essere il nostro obiettivo».