Don Mario Cusinato lascia la guida del sevizio di Psicologia Clinica presso il Centro della Famiglia di Treviso di cui è responsabile dal 2016.

Psicologo e psicoterapeuta, fondatore del Centro e direttore dell’Istituto Diocesano di cultura e di pastorale familiare fino al 2017, il sacerdote e ricercatore 81enne ha continuato a prestare con grande energia il suo servizio alla comunità in prima linea, coordinando il servizio di sostegno, accompagnamento e cura a migliaia di coppie in situazioni di fragilità.

Accompagnare le coppie e la famiglie che vivono momenti di fragilità in un percorso di benessere relazionale fondato sul confronto e sul dialogo con un approccio solido, fondato sullo studio e sulla ricerca, e calato nella realtà quotidiana al servizio della comunità, tra teologia e psicologia.

Più che una sfida, una vera e propria missione, quella del Prof. Don Mario Cusinato, fondatore del Centro della Famiglia, che lascia la direzione del servizio di psicologia clinica all’Istituto Diocesano di cultura e di pastorale familiare di Via San Nicolò a Treviso. 

Un’attività che parte da molto lontano, con la costituzione, oltre 20 anni fa, del Servizio Psicorelazionale per il Benessere Familiare della Fondazione Centro della Famiglia, offerto da un’équipe di professionisti il cui il punto focale è sempre stato l’ascolto e la comprensione di tutte le problematiche che le famiglie di ieri e di oggi si trovano ad affrontare.

Anni di  grande impegno, quelli alla guida dell’équipe di psicologia clinica, vissuti da Don Mario Cusinato in prima linea con entusiasmo, sensibilità e grande dedizione allo studio e alla ricerca sulle complesse relazioni che intrecciandosi costituiscono i nuclei familiari e sulle dinamiche fisiologiche e psicologiche legate all’infertilità di coppia.

Le parole di Don Francesco Pesce, Presidente del Centro della Famiglia: “Don Mario consegna un’eredità importante: la psicologia clinica come specifico strumento di aiuto a persone e coppie. Si tratta di un servizio con più di 30 anni di esperienza sul campo e sulla ricerca, che ha maturato la consapevolezza dell’importanza del lavoro in équipe da parte dei professionisti e della ricchezza dell’approccio multidisciplinare. Siamo convinti che queste caratteristiche siano fondamentali oggi per la presa in carico dei bisogni concreti delle persone, ponendo particolare alle relazioni in cui sono inserite. Oggi, infatti, le relazioni familiari e sociali sono messe alla prova dal molto tempo passato a stretto contatto, magari in spazi ristretti, incertezze economiche, distanziamento, ulteriori richieste sociali ed educative: il sostegno alle persone nella crescita delle loro capacità relazionali e nell’affrontare le fatiche che nascono nei contesti relazionali risulta pertanto di primaria importanza“.