Home Cronaca Duomo di Treviso, al via i lavori sull’affresco di Tiziano

Duomo di Treviso, al via i lavori sull’affresco di Tiziano

La Scuola del Santissimo Sacramento, eretta all’inizio del Cinquecento, è un piccolo edificio posto tra l’abside del Battistero di San Giovanni e il campanile del Duomo.

La facciata venne subito affrescata: i lavori iniziarono nel 1516 e l’anno successivo, nel 1517, venne affidato a Tiziano Vecellio (1488/90-1576) il compito di dipingere il Cristo Risorto, che versa oggi in pessime condizioni.

Le tracce rimaste rappresentano una testimonianza fondamentale non soltanto dell’attività del grande maestro, ma anche del clima culturale ed artistico in città all’inizio del Cinquecento. È perciò doveroso recuperare quanto possibile della preziosa testimonianza.

Don Paolo Barbisan sottolinea che “Il restauro di questo importante affresco di Tiziano in un luogo pubblico – il complesso della Cattedrale e il Battistero – così importante ed identitario per la nostra Diocesi pone un importante tassello nel recupero del patrimonio di opere d’arte e fede presente nelle nostre chiese cittadine”.

L’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Treviso ha nel 2018 incaricato l’arch. Rossella Riscica, il restauratore Antonio Bigolin e la storica dell’arte Chiara Voltarel di realizzare il progetto di restauro che è stato successivamente approvato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso.

Eugenio Manzato, presidente dell’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Treviso spiega: “…abbiamo preso spunto alla promozione di un restauro di facciata dalla pubblicazione del volume “Treviso Urbs picta” promosso da Fondazione Benetton Studi Ricerche; e la scelta della Scuola del Santissimo è stata determinata innanzitutto dal degrado che ne rende urgente il restauro, ma  anche dalla sua importanza storico-artistica: opera documentata di Tiziano Vecellio in un momento, il 1517, fondamentale nel suo percorso artistico”.

Da Mons. Giorgio Riccoboni giungono i ringraziamenti a nome del Vescovo e della Comunità Parrocchiale rivolgendosi a “chi ha promosso e sostenuto il recupero e restauro artistico di una facciata che è finestra che si apre sulla storia della nostra chiesa diocesana e sulla nostra città. Una nobile storia di fede e di arte. Recuperare i segni di una storia rende più possibile intravvedere i segni anticipatori di un futuro, insieme rende possibile un’arte del vivere il presente, dandogli la nobiltà che merita”.

CentroMarca Banca sosterrà i lavori e questa mattina durante la presentazione il Presidente Tiziano Cenedese, accompagnato dal Direttore Generale Claudio Alessandrini, ha fatto sapere che il Credito Cooperativo di Via Selvatico attraverso la piattaforma della sua Fondazione CMB4People si mette ulteriormente a disposizione per aprire un crowdfunding aperto alla cittadinanza e a quanti amano l’arte e la cultura per raccogliere la cifra per completare l’intera opera di restauro.

“Sostenere convintamente l’opera di restauro di un bene, come questo, conferma i tratti distintivi di CentroMarca Banca: la dimensione localistica e la promozione dell’economia, della cultura e dell’identità storica di paesi e città nei quali siamo insediati attraverso una logica di ridistribuzione degli utili che è propria dei Crediti Cooperativi come il nostro, nati proprio per dare risorse alle attività di città e paesi” ha detto il Presidente di CentroMarca Banca Tiziano Cenedese

 

A lui si unisce il Direttore Generale Claudio Alessandrini che commenta: “Treviso, città che è nel nostro cuore e nel cuore della quale siamo entrati con le nostre Filiali, merita tale sostegno. Siamo impegnati in iniziative sia economiche che culturali che valgono oggi ma soprattutto valgono per il domani. In questo contesto CentroMarca Banca ha fortemente voluto il recupero della facciata della Scuola del Santissimo Sacramento e dell’affresco del Cristo Risorto consapevole che ognuno può, in modi e proporzioni diverse, trasformarsi in “restauratore” di valori, di cultura, di quel patrimonio che è di tutti e del quale tutti debbono godere”.

Exit mobile version