Polizia di Stato (immagine di repertorio)
Polizia di Stato (immagine di repertorio)

Nella giornata di ieri, giovedì 27 gennaio, la Polizia di Stato di Venezia nell’ambito delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina attuate a cura dell’Ufficio Immigrazione della Questura, ha dato esecuzione al rimpatrio coattivo di S.G., cittadino albanese di 23 anni, con numerosi precedenti penali ed attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma.

Il decreto di espulsione è stato emesso in relazione al curriculum criminale dell’uomo il quale, in Italia dal 2017, non ha mai regolarizzato la propria posizione sul territorio nazionale ed ha collezionato numerosi precedenti penali e di polizia tra i quali spaccio di stupefacenti, reati contro il patrimonio, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, porto d’armi ed oggetti atti ad offendere, oltre che numerosi iscrizioni per violazione delle misure di contenimento del Covid-19 e per ubriachezza molesta.

La condotta criminosa del cittadino albanese non è venuta meno nonostante l’applicazione della misura di prevenzione dell’avviso orale emessa dal Questore di Venezia, tanto da essere arrestato a marzo in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Venezia, Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari, in quanto gravemente indiziato di aver commesso quale autore, od occasionalmente coautore, una quindicina di furti pluriaggravati avvenuti tra agosto 2020 e gennaio 2021 ai danni di diversi esercizi commerciali.

L’espulsione del 23enne è stata materialmente eseguita ieri da personale della terza sezione – espulsioni dell’Ufficio Immigrazione, mediante accompagnamento coattivo all’aeroporto di Venezia, dove è stato imbarcato su un volo con destinazione Tirana, Albania.

L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di monitoraggio e controllo dei flussi migratori, effettuata quotidianamente dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia.