E’ ancora caccia ai complici di Manuel Major, il bandito di 37 anni, vittima la notte tra venerdì e sabato di un conflitto a fuoco nel tentativo di un assalto a un bancomat a Barcon di Vedelago. Due fuggitivi restano introvabili. La notte della tragica sparatoria di Barcon di Vedelago c’erano tre persone a bordo della Bmw abbandonata dai banditi. Il loro autista, Manuel Major, è rimasto ferito alla testa dal colpo sparato da un metronotte. Ma gli altri due occupanti dell’auto sono spariti nel nulla. A piedi, probabilmente, tra i campi di Vedelago. La caccia all’uomo continua e le forze dell’ordine stanno setacciando la provincia, specie nelle zone tra Castelfranco e Vedelago dove è avvenuta la sparatoria. Al setaccio anche i campi nomadi dove avrebbero potuto trovare rifugio i due complici. Nel frattempo sono state identificate una cinquantina di persone, provenienti da quattro diversi campi nomadi, ma per nessuna di queste si sono trovate prove di un collegamento con la banda che nella notte tra venerdì e sabato ha terrorizzato la Marca.  I controlli di sabato notte hanno riguardato anche la circolazione stradale. Sono stati istituiti anche posti di blocco per tranquillizzare la popolazione.

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Al momento ancora nessuna traccia dei due fuggitivi che hanno abbandonato al suo destino l’autista, Manuel, incosciente al volante dopo la ferita riportata alla testa. Subito dopo la sparatoria, all’alba di sabato, i carabinieri avevano ritrovato, tra i campi, una pistola giocattolo abbandonata. Un indizio che avvalora la tesi della guardia giurata, che aveva raccontato di aver sparato dopo essere stata minacciata dai tre occupanti armati della Bmw. E la guardia giurata, indagata, ammette al suo avvocato difensore di temere ora per la sua famiglia.