Che non tirasse aria buona tra l’amministrazione comunale di Montebelluna (Lega) e il movimento del “Fare” di Tosi, si sapeva. la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è la multa appioppata
dagli agenti di polizia locale al gazebo installato sul Sedese da “Fare” per occupazione abusiva di suolo pubblico. Multa contro cui sarà presentato ricorso al prefetto da parte di Roberta Garbuio, responsabile provinciale del movimento, che annuncia anche denunce. La richiesta era stata presentata il 14 gennaio per allestire un gazebo per raccogliere firme per rivedere le norme sull’immigrazione. Da un dipendente del Comune era arrivata risposta negativa perché la domanda non era stata presentata nei termini previsti. Il movimento aveva protestato trovando inammissibile il fatto che in 10 giorni non si fosse trovato il tempo per accogliere una semplice richiesta e aveva annunciato ugualmente la sua presenza. Chiaro che, se anche la domanda fosse stata presentata un mese prima, la risposta sarebbe stata la stessa: “NO!”. «Avevamo deciso che durante il periodo natalizio e fino al 31 gennaio non venivano autorizzate iniziative politiche in piazza», rivela l’assessore Adriano Martignago, «e quindi non poteva essere autorizzato in ogni caso quel gazebo di un movimento politico per raccogliere firme». Ad ogni modo gli attivisti di “Fare” sono arrivati in centro, installato il gazebo e hanno cominciato a raccogliere firme. E poco dopo le dieci è arrivato immancabilmente il vigile urbano. «Occupava con un gazebo delle dimensioni di mt 2.50 per 2.50 circa suolo pubblico senza la prevista autorizzazione del comune», dice il verbale. 50 euro di multa. Roberta Garbuio ha però ricordato e fatto mettere a verbale una frase del sindaco che per lei suonava come un permesso informale. «Non è passata per la giunta. Non ne sapevo nulla. Abbiamo dato sempre spazio a tutti». Vista la frase, Garbuio adesso annuncia provvedimenti. «Faremo ricorso contro tale sanzione al prefetto e vedremo chi ha ragione». Insomma, a Montebelluna le divisioni politiche Lega – Tosi non si sono fermate con l’elezione di Luca Zaia. Quasi a dispetto le due parti giocano alla provocazione. E questo sembra solo l’inizio.

Gian Nicola Pittalis

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