L'Agriturismo
L'Agriturismo "Papaveri e Papere" con lo staff

La pandemia ha scardinato gli equilibri consolidati da anni, questo è un dato di fatto. Ce lo raccontano anche Anna e Cinzia Carraro titolari dell’agriturismo Papaveri e Papere sito in via caltana1/b a Santa Maria di Sala mentre fanno i conti con la situazione contingente. “Noi abbiamo sempre puntato sulla ristorazione ma in questo momento dobbiamo dovuto cambiare impostazione e mirare alla  vendita dei nostri prodotti. Abbiamo tentato la consegna a domicilio delle nostre pietanze, ma in campagna questo servizio stenta a decollare per via delle distanze dal centro abitato.” Specifica Anna.

Papaveri e Papere è un’azienda agricola biologica certificata da Icea, nata nel 1997 dal sogno delle sorelle Carraro di cambiare vita e trasferirsi in campagna. “ Nostro padre che amava il mondo agricolo e che ci ha trasmesso questa passione, ci aiutò a trovare il terreno adatto. Lo trovammo a Caltana, 16 ettari di frumento e papaveri, da qui il nome dell’azienda dove ci trasferimmo dalla Riviera del Brenta.” L’azienda coltiva cereali, ortaggi, alleva maiali e animali di bassa corte e oltre a dedicarsi a queste attività quotidianamente, dal 2001 si occupa anche dell’agriturismo con ristorazione e alloggio. Uno dei punti di forza è rappresentato dall’attività didattica, infatti sin dall’inizio l’azienda è diventata un punto di riferimento per le scuole della provincia di Venezia per i numerosi percorsi in cucina come ad esempio “dal grano al pane” ma anche all’aria aperta immersi nella vita di campagna tra asinelli, capre e cavalli, apprezzati ancor di più d’estate quando i genitori approfittano del servizio di centro estivo per far trascorrere ai piccoli magnifiche settimane in libertà. “La pandemia ci ha scardinato la routine ma ci ha allo stesso tempo spinti a riflettere su come programmare le attività future. I nostri prodotti biologici vengono molto apprezzati, in particolare ci capita di accontentare clienti anche fuori provincia  che richiedono i nostri insaccati e carne biologica difficilmente reperibili altrove. Ecco che questo ci dà motivo di reimpostare il lavoro, di spingerci maggiormente all’esterno, puntando sulla vendita diretta; anche se degustare i nostri prodotti in agriturismo, preparati con le ricette della tradizione, immersi nella tranquillità della campagna, rimane un lusso che speriamo di poterci riconcedere al più presto.” Conclude Anna Carraro.