In Carinzia la Pasqua è davvero sorprendente
Scrivi Pasqua, pensi alle uova, associ sorpresa. E se c’è una Pasqua sorprendente è quella legata alle tradizioni della Carinzia. Qui i festeggiamenti di Pasqua sono vivaci, animati da mercatini, ricette culinarie, riti antichi e poi da tante iniziative per i più piccoli. Partiamo da Klagenfurt e da Villach: dal 21 al 30 marzo le piazze si riempiono di bancarelle vestite a festa con esposti i prodotti artigianali di questa regione; e poi candele, cestini, tovaglie e tante tantissime prelibatezze locali. Il burro dei monti Nockberge per esempio, aromatizzato con la miscela di papavero, l’ uva passa, noci, zucchero. Il classico “Reindling”, soffice pasta con lievito e ripiena di zucchero, cannella, uva passa, burro e nocciole tritate.
Restiamo a Klagenfurt per sgranare gli occhi davanti al nido pasquale più grande del mondo: un nido a dimensione d’uomo, 500 mq, che accoglie uova alte tre metri. E poi ci sono i riti, immancabili. Si inizia il Giovedì Santo con la cena a base di spinaci con frittelle di patate “Rösterdäpfeln” e uova al burro; poi la Messa per l’Ultima Cena, al termine della quale le campane restano mute per tre giorni.
Il Venerdì Santo è il giorno del pesce, non si mangia carne per commemorare la sofferenza e la morte di Gesù sulla croce. Il pesce delle acque carinziane è particolarmente apprezzato in questo giorno: trote affumicate, trote salmonate al vapore, salmerino carinziano, salmerini fritti, carpe e storioni vengono serviti nelle tavole in questa giornata. E poi arriva il sabato: inizia la suggestione dei falò accesi la sera su tutti i monti che abbracciano le cittadine.
E per i bambini? Caccia ai coniglietti pasquali e poi la particolarissima usanza della corsa: via veloci per le vie delle città e dei paesini facendo risuonare rumorosi strumenti di legno per scacciare le gli “spiriti malvagi”, e assicurare gioia e serenità la domenica della Resurrezione
