Per i contratti stipulati a partire dal 14 giugno 2014, sia nei negozi che a distanza (cioè via Internet e in ogni situazione fuori dai locali commerciali), ci sono importanti novità. Ecco le principali:

Contratti nei locali commerciali

• Più informazioni per i consumatori: il venditore deve esprimere con chiarezza anche i diritti e le facoltà del consumatore (ad esempio quelli derivanti dalla Garanzia Legale di Conformità),

• Tempi stretti per le consegne: 30 giorni al massimo, il consumatore può fissare un tempo supplementare al termine del quale può recedere il contratto,

• No a supplementi per l’utilizzo di mezzi di pagamento: se si decide di pagare con mezzi diversi dal contante, il venditore non può imporre spese aggiuntive per l’utilizzo di questi mezzi,

• Per i danni, i rischi sono a carico del venditore fino a quando il consumatore non ha preso fisicamente possesso del bene,

• Tariffa base per i numeri telefonici dedicati: il consumatore non deve essere obbligato a pagare un costo superiore alla tariffa telefonica utilizzata dall’impresa (ad esempio, per i numeri dedicati all’assistenza post-vendita),

• No a format precompilati per i servizi aggiuntivi: se il venditore propone servizi aggiuntivi (ad esempio assicurazioni facoltative o ampliamento delle garanzie), dovrà chiedere il consenso esplicito al consumatore,

• Maggiore protezione nell’acquisto di contenuti digitali: il venditore dovrà chiarire eventuali incompatibilità con i dispositivi hardware e software e limiti di riproducibilità di quei contenuti Contratti a distanza

• Mai più costi nascosti e “trappole” online: tutto ciò che nasconda abbonamenti a pagamento non possono più essere pubblicizzato come gratuiti, altrimenti il consumatore non sarà tenuto a pagare,

• I contratti telefonici saranno validi solo dopo la firma: i contratti conclusi per telefono saranno vincolanti solo dopo essere stati firmati (anche con firma elettronica),

• Prezzi trasparenti e comprensivi di tutte le voci: non si dovranno pagare costi aggiuntivi di cui non si è stati espressamente informati prima di inviare l’ordine,

• 14 giorni per ripensarci: si arriva ad un anno e 14 giorni se il venditore non ha adeguatamente informato il consumatore dell’esistenza del diritto stesso,

• Rimborsi più veloci in caso di recesso: se il consumatore esercita il diritto di recesso, deve ricevere il rimborso entro i 14 giorni successivi, con lo stesso strumento di pagamento usato per l’acquisto. I costi di spedizione saranno a carico del venditore, mentre quelli di restituzione saranno a carico del consumatore,

• Modello standard per il recesso: si potrà utilizzare un modello valido per tutti i paesi dell’Unione, ma sarà valida anche qualsiasi altra espressione della volontà di recesso.

• Alcuni contratti sono esclusi da questa normativa (contratti inferiori a 200 euro se stipulati fuori dai locali commerciali, credito al consumo, contratti a distanza i servizi finanziari, multiproprietà, contratti turistici e stipulati con l’intervento di un pubblico ufficiale, ad esempio il notaio).

Mariangela Montelli