Lo studio e la pratica della musica apportano effetti benefici importanti al nostro cervello. A stabilirlo è una ricerca condotta da un team di studiosi della Ludwig Maximilian University of Munich.
Gli effetti della musica sul cervello umano
Entrando nel dettaglio, lo studio ha coinvolto un campione di bambini e ragazzi in età scolare che da alcuni anni frequenta una scuola di musica locale. Entrando nel dettaglio, ai giovani oggetto della ricerca sono state impartite lezioni musicali aggiuntive (e differenti) rispetto a quelle previste dal sistema scolastico ordinario.
Un’esperienza che è diventata oggetto di analisi per le sue innumerevoli implicazioni. Gli scienziati, infatti, si sono concentrati su due diversi gruppi di allievi: uno che che nel tempo libero si è dedicato alla musica e un altro che ha preferito coltivare altre passioni.
Una volta concluso il periodo di osservazione, dunque, i ricercatori hanno riscontrato come i bambini e i ragazzi che facevano parte del primo gruppo erano in grado di percepire le emozioni in modo più intenso rispetto ai secondi, restando concentrati più a lungo.
Ulteriori implicazioni
Ma non è tutto: gli appartenenti al primo gruppo, infatti, contestualmente hanno dimostrato anche una maggiore resistenza allo stress e una più apprezzabile capacità di lavoro.
Inoltre, soprattutto nel campo dell’espressione delle emozioni, gli studiosi hanno notato che il cervello di chi si dedica alla musica attiva delle reti neuronali supplementari, che interessano alcune regioni celebrali come la corteccia orbito – frontale, che entra in gioco anche nell’elaborazione delle emozioni sociali.
Pertanto, gli effetti generati dalla partecipazione attiva alle attività musicali comportano vantaggi anche in altri ambiti della vita relazionale, nonché effetti positivi sul cervello.
