Oltre 7.000 presenze: è un numero che certifica un successo di pubblico, di ascolto e di qualità. Migliaia di appassionati di musica sono giunti in città nella scorsa settimana per la quinta di Treviso Suona Jazz Festival. Un’edizione da record che ha ospitato 130 artisti e che si ricorderà per la presenza di eventi tutti sold-out, con una forte presenza di ascoltatori che hanno macinato chilometri per presenziare agli eventi. Il connubio tra jazz di qualità e bellezza del centro storico ha contribuito ad attirare numerose persone che hanno soggiornato in città confermando la tipicità assoluta del Festival.
Il percorso iniziato a Palazzo Giacomelli, con il duo di gran classe composto da Scott Hamilton e Paolo Birro, è proseguito con una sorta di “liturgia laica dell’ascolto” come dichiarato da un ispirato Gabriele Mirabassi a San Gaetano. E’ stato un vero colpo da maestro portare in città il clarinettista perugino e il fisarmonicista Zanchini, tra i più grandi al mondo. Come se non bastasse, ci si è spinti oltre le mura cittadine, in un luogo nuovo e all’avanguardia: il Teatro delle Voci, ove tra il pubblico erano presenti noti personaggi come il Prof. Mauro Ferrari, uno scienziato italiano dalla carriera illustre e Presidente del Consiglio Europeo della ricerca, e il noto allenatore di basket Frank Vitucci.
E’ poi da sottolineare la volontà di fare rete con le realtà del territorio. Anche quest’anno si è rinnovata la collaborazione con i Conservatori di Musica Steffani e Venezze, e con l’Associazione Musicale Manzato, luogo dei workshop che hanno attratto iscritti provenienti anche dal Piemonte e Lombardia. “Siamo al lavoro con l’Amministrazione affinchè la prossima edizione possa essere più ricca – conclude Bortolanza – Sono felice del traguardo raggiunto e ringrazio il Comune di Treviso, i Partner, il pubblico e tutti coloro che credono in noi. Inoltre tra circa un mese ripartiremo con un nuovo programma nella zona del Montello, una novità estiva che abbraccia 5 Comuni con concerti ad ingresso libero”.