J.D.T de Bienville fu il primo a parlare di ninfomania: nel 1771, infatti, lo studioso scrisse La Nymphomane, ou Traité de la fureur utèrine e descrisse questa patologia come un “furore uterino”.

Da allora nel corso dei secoli si sono susseguiti analisi e approfondimenti specifici, che hanno portato ad identificare la ninfomania come una vera e propria patologia. Laddove la sua corrispondente maschile è la satirasi.

Ninfomania: che cos’è

La ninfomania (dal greco nýmphē, sposa, e manía, follia) è una dipendenza patologica che implica un’ossessione morbosa e un approccio compulsivo nei confronti del sesso. Spesso innescato da una sofferenza e da un disagio interiore, questo disturbo in molti casi può essere difficile da affrontare e da riconoscere.

Entrando nel dettaglio, tale malessere sfocia in un desiderio sessuale incontrollato e cronicamente inappagato. Di conseguenza, chi ne soffre sente l’esigenza sfrenata di consumare materiale pornografico, cambiare partner di frequente e avere rapporti continui e disinibiti.

Cause e sintomi

L’ipersessualità è una patologia che può scaturire da molteplici cause come, ad esempio, traumi o disturbi psichici. Una sessuomane non cerca il piacere fisico: il rapporto sessuale, infatti, diventa la concretizzazione di problemi di natura psicologica.

Non riuscendo a controllare i propri impulsi sessuali, una ninfomane cerca continuamente nuovi partner e aumenta la frequenza dei rapporti sessuali tentando di sfogare le proprie voglie così da alleviare le sofferenze interiori.

Tale patologia distrugge la vita sociale di chi ne è affetta: questa tipologia di donne, infatti, non ricerca rapporti interpersonali profondi, si allontana da parenti e amici e tende ad avere problemi anche sul piano lavorativo.

Come si cura l’ossessione per il sesso

La ninfomania nasce da un impulso involontario: per guarire, dunque, è necessario rivolgersi ad uno specialista che analizzi le cause scatenanti alla base della patologia.

In alcuni casi, oltre ad un percorso di psicoterapia, il medico potrà prescrivere anche l’eventuale assunzione di farmaci mirati, come ad esempio gli antidepressivi.