Se pensavate che fra 4K, HDR e OLED, il 2016 sia stato l’anno del definitivo ingresso nella nuova generazione delle TV da salotto, probabilmente vi sbagliavate. All’International Consumer Electronic Show di Las Vegas, infatti, le major dell’elettronica di consumo sono riuscite ad alzare ancora l’asticella, presentando nuovi pannelli e standard tecnologici dalle prestazioni clamorosamente migliorate.[s2If !current_user_can(access_s2member_level1)] …READ MORE[/s2If][s2If current_user_can(access_s2member_level1)]
Il primo colosso a vuotare il sacco è stata Samsung, attuale leader di mercato. Dopo il grande successo degli SUHD che negli ultimi due anni avevano rappresentato il cavallo di battaglia dell’azienda coreana, la linea premium di pannelli 4K viene ora ribattezzata QLED: un nome più accattivante, la cui iniziale “Q” richiama la matrice ad occhio di falena (“Quantum”), ossia il brevetto Samsung che consente ai suoi migliori televisori di rivaleggiare in prestazioni coi pregiatissimi e mediamente più costosi OLED (lo stato dell’arte nel campo della riproduzione video, al quale il marchio “QLED” intende fare il verso).
Ma il balzo avanti su cui vale la pena soffermarsi risponde alla parola “design”: il top di gamma Signature W7 si è presentato a Las Vegas come un televisore-poster dallo spessore-shock di appena 2,57 mm!!! Millimetri, non centimetri, signori: in poche parole LG è in procinto di rendere possibile la fantomatica “Picture-on-Wall”, quell’i
Un oggetto di pregio, incredibilmente sottile ed elegante, che farà la felicità non solo dei più esigenti appassionati di hi-tech, ma anche di tutte le donne che non scendono a compromessi in fatto di design. Disponibile nelle versioni da 65” e da 77”, il W7 custodisce il suo segreta nella separata soundbar Dolby Atmos: dotata di due speaker motorizzati che escono alle estremità per far rimbalzare il suono su soffitto e pareti, gestisce al proprio interno tutta l’elettronica audio-video del pannello. Impressionante.
Spostandoci dalla Corea al Giappone, anche gli altri due big player del mercato, Sony e Panasonic, hanno presentato avveniristiche soluzioni OLED 4K di nuova generazione, rispettivamente il Bravia A1 e l’EZ1000: tuttavia, questi modelli si basano sui pannelli a diodi organici che produce LG (al momento l’unica major provvista di linee produttive OLED). Le politiche delle due case giapponesi sono però agli antipodi: mentre Sony continua a puntare soprattutto su LCD LED (di altissimo profilo), Panasonic (orfana dei compianti plasma) sta rapidamente abbracciando il “nero assoluto” di LG, rielaborandone i pannelli con un’elettronica più spinta.
Potrebbe essere il futuro dei cinema. [/s2If]