Free Porn
Home Cultura Pieve di Soligo Capitale della Cultura 2022: presentata la candidatura

Pieve di Soligo Capitale della Cultura 2022: presentata la candidatura

Il racconto dell’audizione davanti alla Giuria del MIBACT della delegazione di Pieve di Soligo

“Cultura, territorio e futuro”

Clicca qui per il video integrale

 

“Cultura, territorio e futuro”. Ruota intorno a queste tre paroline magiche la candidatura di Pieve di Soligo (e delle Terre Alte della Marca Trevigiana) a Capitale Italiana della Cultura 2022, presentata oggi pomeriggio, 14 gennaio 2021, in videoconferenza YouTube dinanzi alla Giuria del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni.

Chiamato a scegliere la vincitrice del titolo fra le dieci città finaliste, che in ordine alfabetico sono Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra, il MIBACT emetterà il suo verdetto lunedì 18 gennaio, ossia 3 giorni dopo la conclusione di tutte le audizioni, incontri di approfondimento dei dossier di candidatura aventi la durata di un’ora: 30 minuti per l’illustrazione delle linee portanti e dei contenuti del progetto e 30 minuti riservati alle domande da parte dei componenti della Giuria ministeriale.

Per la delegazione di Pieve di Soligo sono intervenuti il sindaco Stefano Soldan, l’assessore alla cultura Luisa Cigagna, il coordinatore tecnico Federico Della Puppa e il coordinatore territoriale Marco Zabotti, preceduti da una registrazione in cui il Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, ha espresso naturalmente il suo pieno ed emozionato sostegno alla candidatura di questa cittadina, storico bacino culturale ed artistico della Marca Gioiosa et Amorosa nonché simbolo prezioso delle nostre Terre Alte.

 

 

Esibendo slide esaustive e cristalline, nella loro fiera esposizione di un piano strategico di sviluppo territoriale, culturale e turistico-esperenziale, la delegazione ha raccontato sia il percorso che ha condotto Pieve di Soligo a quest’idea di cambiamento, sia le innovazioni (anche paesaggistiche) che si vuole condurre in porto nel corso del tempo, con vista addirittura sul 2050 ed oltre.

“E’ la cultura che ci fa cambiare perché essa è ciò che modifica il nostro modo di pensare”: dietro slogan di questo tenore, la delegazione pievigina ha snocciolato principi e tematiche impeccabili, dalla valorizzazione delle tradizioni al coinvolgimento massivo dei giovani, dall’adozione di piattaforme digitali ai temi della coesione sociale, dalla costruzione di un distretto del cibo (anche grazie alla vena fortemente paesaggistica del progetto alto-trevigiano) fino alla necessità più grande in assoluto… Quella di fare rete.

“Questo territorio è il nostro punto di partenza, ed anche il nostro punto di arrivo.” ha spiegato Della Puppa. “Non si tratta di conservare il passato ma di realizzarne i sogni. Il nostro passato sono i nostri padri, le loro idee e i loro sogni, e il nostro paesaggio, con le sue peculiarità e con la nostra azione che nel tempo lo ha cambiato, plasmato e spesso anche deturpato. Il nostro dossier invita a “paesagire”, a mettere in atto azioni di paesaggio in grado di tradurre i nostri sogni, ovvero le linee guida del Piano Strategico, in progetti attivatori, moltiplicatori e creatori di reti diffuse culturali basate sulla connessione materiale e immateriale del territorio, delle sue socialità e delle sue economie.”

Conclusa poi, dall’Assessore Cigana, la presentazione, è stato il turno delle domande della Commissione MIBACT, la cui presidenza è temporaneamente passata da Baia Curioni (dovutosi assentare) a Cristina Loglio, dirigente dell’AGIS-Associazione Generale Italiana Spettacolo ed advisor di rango internazionale nei campi della cultura, della creatività e delle arti sceniche. Da manager della performance artistica, ha comprensibilmente chiesto delucidazioni circa la poca attenzione riservata dalla delegazione pievigina – concentratasi sulle relazioni e sullo sviluppo – su cosa concretamente si possa e si potrà fare, a livello anche di possibilità individuali, sulla scorta di questo programma. A obiezioni e domande di tal tenore da parte dei commissari (una forse un po’ antipatica e figlia di desueti pregiudizi, da parte del politico del PD Salvatore Adduce, cui ha replicato elegantemente il sindaco Soldan) hanno risposto via via “colpo su colpo” tutti i preparatissimi membri delegati, con il piacevole e ficcante intervento a sorpresa anche del Consigliere Regionale Alberto Villanova, primo promotore a Palazzo Ferro-Fini della candidatura di Pieve di Soligo a Capitale della Cultura 2022.

A questo punto non ci resta che rimanere sintonizzati sui canali del MIBACT per vedere cosa deciderà il 18 gennaio.
Con la confortante certezza di aver visto un programma in grado di valorizzare esponenzialmente le Terre Alte trevigiane negli anni venire… A prescindere dal verdetto di lunedì prossimo (o quasi).

Exit mobile version