Garantire sicurezza e creare fiducia: passa attraverso queste due azioni fondamentali la ripresa del turismo in Italia e nel mondo, partendo dalla consapevolezza che il Covid-19 ha segnato l’inizio di una nuova epoca per questo settore economico, che d’ora in poi sarà organizzato, promosso, declinato e più in generale vissuto in modo nuovo e diverso da quello che conoscevamo.

Questo è emerso nell’incontro svoltosi questo fine settimana a palazzo Balbi, sede della Giunta veneta a Venezia, dove, accolta dall’assessore regionale al turismo Federico Caner, ha fatto tappa la delegazione dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (Unwto), guidata dal segretario generale Zurab Pololikashvili, alla sua prima missione all’estero nel periodo post Covid. Presenti all’incontro anche Alessandra Priante, direttore del Dipartimento regionale Europa dell’Unwto, Antonello De Medici, presidente di Federturismo Veneto e Francesco Mattiazzo, presidente di Assoturismo Confesercenti Veneto.

Non a caso la campagna mondiale delle Nazioni Unite #RestartTourism parte proprio dall’Italia, cioè da un Paese tra i più amati e ambiti dai viaggiatori di tutto il pianeta e nel contempo anche uno dei primi a essere colpiti pesantemente dalla pandemia, alla quale ha saputo reagire con coraggio, determinazione ed efficacia, sin dalla gestione dell’emergenza.

Prima della visita a Venezia, il segretario generale dell’Untwo ha avuto colloqui a Roma con il premier Giuseppe Conte e con i ministri per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini e degli affari esteri Luigi Di Maio, raggiungendo poi Milano dove ha incontrato i vertici del Comune e della Regione Lombardia. 

“La scelta dell’Italia per l’inizio di questa operazione di rilancio del turismo – ha detto Pololikashvili – ha più di un valore simbolico, è anche il riconoscimento del grande impegno profuso dal Governo e dalle Regioni per riavviare, pur tra innumerevoli difficoltà, l’industria turistica, dimostrando come, mettendo in cima a tutte le priorità quella della sicurezza di ospiti e lavoratori, sia possibile viaggiare, riaprire le frontiere, offrire opportunità di vacanza ai turisti di ogni continente”.     

Secondo l’Unwto, il turismo internazionale nei primi quattro mesi di quest’anno ha registrato un calo del 44% e una perdita di circa 195 miliardi di dollari di entrate. Il segretario generale ha evidenziato l’importanza di individuare soluzioni innovative per uscire dalla crisi, avvalendosi dello sviluppo delle tecnologie digitali, non solo per ridurre al massimo i rischi per la salute delle persone, ma anche per proporre un’offerta turistica moderna e sostenibile.

“Il Veneto è una meta sicura – ha affermato Caner – e gli ottimi risultati conseguiti sul piano sanitario dalla nostra Regione nella lotta al virus, tanto da diventare un modello a livello europeo, sono il miglior biglietto da visita che possiamo esibire a quanti desiderano venire nella prima regione turistica d’Italia. Degli oltre 71 milioni di presenze che abbiamo registrato lo scorso anno, ben il 67,6 per cento è di clienti stranieri, a conferma della storica vocazione dei nostri territori all’internazionalità, a un’ospitalità che non conosce confini. Sappiamo che per ritornare a questi livelli dovremo affrontare un percorso estremamente impegnativo e che la risalita non sarà immediata, ma stiamo già mettendo in atto una serie di attività promozionali, anche in collaborazione con altre Regioni e coordinandoci con le associazioni imprenditoriali del settore, affinché le nostre destinazioni consolidino il proprio appeal nei mercati esteri”.