Durante la notte del 28 settembre 2019, due individui con il volto coperto da caschi integrali, guanti alle mani per non lasciare impronte, uno di loro armato di una pistola semiautomatica, facevamo irruzione all’interno della sala slot “Admiral Club”, a Spinea. Puntando l’arma alla dipendente, si facevano aprire la cassa, prelevando appena 130 euro, per poi richiudere la donna, all’interno dello sgabuzzino prima di fuggire.

Per i rilievi del caso, sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, che subito si attivavano per identificare i due rapinatori. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Venezia e grazie anche alle indagini scientifiche svolte dal RIS di Parma, sui pochi elementi raccolti all’interno della sala slot, gli investigatori sono potuti risalire agli autori della rapina.  I due sono stati denunciati in stato di libertà alle competenti autorità, con la richiesta di idonee misure cautelari, che sono state accolte. Pertanto a marzo di quest’anno,  i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Favaro Veneto, hanno arrestato il primo dei due uomini,  R.R., cittadino romeno classe 2000, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato.

L’uomo, che era sottoposto agli arresti domiciliari a Favaro Veneto, per scontare una pena comminata del Tribunale per i Minorenni di Roma per reati di furto commessi a Roma, era evaso dalla misura cui era sottoposto dal 9 febbraio 2021, e denunciato dai Carabinieri della Stazione di Favaro Veneto, che avevano quindi ricevuto un provvedimento di restrizione in carcere per l’uomo, nel frattempo resosi irreperibile.

Con entrambi i provvedimenti cautelari in mano, i Carabinieri  hanno individuato il giovane fuggitivo. Durante le rituali operazioni, tra cui quelle di perquisizione dagli ambienti del locale, dove l’uomo si era rifugiato, il quadro si aggravava, perché sono stati trovati oltre tre chilogrammi di Marijuana, una pistola Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa e 25 munizioni, probabilmente usata per la rapina alla sala slot, un passamontagna, documenti di identità e guida falsi, un bilancino e oltre 650 euro in contanti.

Oltre all’arresto per le già note pendenze con la giustizia, è scattato quindi anche quello in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di arma clandestina e munizionamento, possesso di documenti falsi e ricettazione.

Il secondo responsabile della rapina, individuato come il complice a cui gli uomini dell’Arma  sono risaliti, non è stato però trovato, poiché si era reso anch’esso irreperibile sul territorio italiano. Le ricerche per la sua cattura, sono sempre state attive ed attente da parte degli investigatori ed oggi, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del N.O.R.M., si sono presentati presso il domicilio, del secondo uomo, M.I.C. classe ’92, anch’esso cittadino rumeno, pregiudicato, notificandogli l’ordinanza che il giudice aveva spiccato nei suoi confronti nel marzo di quest’anno e traendolo in arresto. 

Si chiude così il cerchio relativo alla rapina posta in essere alla sala slot di Spinea, aggravata dal sequestro di persona.