Le Colture, azienda agricola di Santo Stefano di Valdobbiadene nel cuore della DOCG Prosecco Superiore,  entra per la prima volta nell’Olimpo di  Opera Wine 2019, l’esclusivo fuori salone, che si svolge da otto edizioni alla vigilia dell’apertura del Vinitaly di Verona, a cui sono ammesse solo le migliori produzioni enologiche italiane. L’azienda guidata dalla famiglia Ruggeri è stata selezionata da Wine Spectator, la più prestigiosa testata internazionale di settore, rientrando tra le 15 new entries assolute delle 103 migliori cantine d’Italia presenti al prossimo appuntamento con Opera Wine.

La famiglia Ruggeri produce prosecco da tre generazioni
La famiglia Ruggeri produce prosecco da tre generazioni a Santo Stefano di Valdobbiadene

 Il riconoscimento di Wine Spectator

In azienda e in famiglia abbiamo accolto con immensa gioia la notizia della nostra selezione”. dicono i fratelli Alberto e Veronica Ruggeri,  “Rientrare nella rosa dei produttori prescelti per Opera Wine è un grande onore, se consideriamo che questo evento, l’unico organizzato fuori dagli States da Wine Spectator, è ormai diventato un appuntamento annuale consolidato per far conoscere i migliori vini italiani agli operatori del settore di tutto il mondo.” 

Il Prosecco Superiore Gerardo Le Colture
Il Prosecco Superiore Gerardo Docg Le Colture 2016

 Gerardo Brut 2016,  spumante del fondatore

Wine Spectator ha scelto per Opera Wine il Valdobbiadene DOCG Rive di Santo Stefano brut “Gerardo” 2016, spumante che è inteso come un omaggio. Infatti, porta il nome del  capostipite Gerardo Ruggeri, il padre di Cesare e il nonno di Alberto, Veronica e Silvia che rappresentano la terza generazione di questa famiglia di viticoltori. “Gerardo 2016” racconta l’anima ancestrale del territorio  di Santo Stefano, la frazione di Valdobbiadene in cui dai Ruggeri viene coltivato il singolo vigneto di vecchie viti, da cui nasce lo spumante del fondatore,  piantato quarant’anni fa ad un’altitudine di 400 mt slm. Gerardo Ruggeri amava particolarmente le sue Rive (sottozone della DOCG), vale a dire i vigneti più scoscesi e più difficili da lavorare, ma dai quali ha origine un’uva Glera di eccezionale qualità.

Una “tiratura” di seimila bottiglie

È un vino austero e complesso, asciutto e fresco, che ben si sposa con le crudité di mare o con i primi piatti, anche a base di verdure. Ed è una chiccha: ne vengono prodotte solo 6.000 bottiglie l’anno, destinate ai migliori locali in Italia e nel mondo. Il 2018 ha già regalato altri riconoscimenti al Valdobbiadene DOCG Rive di Santo Stefano brut “Gerardo” 2016,  premiato con alti punteggi a livello internazionale; 90 punti da Wine Spectator, 94 punti da Decanter e 90 al Prosecco Trophy indetto dalla tedesca Falstaff