La rizoartrosi è una patologia degenerativa a carico dell’articolazione trapezio-metacarpale della mano. Chi ne è affetto, infatti, manifesta un dolore e un fastidio crescenti alla base del pollice, che si acutizzano quando si svolgono determinati movimenti.

Questo disturbo interessa principalmente la mano dominante e il dolore diventa via via più importante ed invalidante col progredire della malattia stessa.

Rizoartrosi: cos’è

La rizoartrosi colpisce le articolazioni della mano e insorge a causa dell’usura della cartilagine articolare. Chi ne soffre, dunque, fatica a compiere determinati movimenti soprattutto legati all’utilizzo del pollice.

Tale disturbo può essere associato ad altre patologie (come ad esempio l’osteoartrite), ma può scaturire anche a seguito di eventuali traumi, lesioni delle articolazioni, predisposizione genetica e con l’avanzare dell’età.

I sintomi

Chi è affetto da questo disturbo degenerativo manifesta una determinata sintomatologia a carico dell’articolazione trapezio-metacarpale. Nello specifico, infatti, il dolore è di crescente intensità ed è localizzato principalmente sulla mano (anche se in certi casi può irradiarsi fino al polso).

Inoltre, i sintomi possono includere anche formicolio agli arti superiori, gonfiore e rigidità articolare, senso di debolezza alle dita e riduzione delle normali funzionalità della mano.

Cura e trattamenti

La rizoartrosi è una patologia degenerativa che non regredisce: l’iter terapeutico, pertanto, è finalizzato unicamente ad alleviare la sintomatologia. Un primo suggerimento, quindi, è quello di tenere a riposo l’articolazione, così da ridurre l’infiammazione e da limitare il dolore.

Tuttavia, quando il disturbo è cronico o particolarmente invalidante lo specialista potrà prescrivere anche eventuali farmaci o terapie mirate (come, ad esempio, ultrasuoni e ionoforesi). Senza dimenticare che in commercio sono disponibili anche appositi tutori da applicare alle mani per sostenere l’articolazione.

Infine, nei casi più gravi, può essere necessario affidarsi alla chirurgia così da rimuovere l’articolazione consumata e da ricostruire i legamenti.