Il Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani di Treviso (Snami) è deciso ad inviare un appello al presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

La richiesta al Governatore del Veneto è molto chiara: bloccare l’applicazione del decreto Lorenzin sull’appropriatezza prescrittiva da parte dei medici. Se questo accadesse il Veneto seguirebbe le sorti della Toscana che si è già detta contraria al provvedimento.

Il decreto permette di sanzionare i medici che prescriveranno troppe ricette e non rispetteranno i limiti temporali per la seconda prescrizione per 208 esami clinici, individuati e messi a carico dei cittadini.

Intanto il decreto è in vigore dal 30 gennaio e le ripercussioni si stanno già facendo sentire.

Il presidente del Sindacato Bruno Di Daniel ha così denunciato la cosa:“Il medico deve prescrivere quello che ritiene giusto, l’appropriatezza già la applica a monte. Non è possibile che la classe medica debba sottostare a questo dictat. Questa settimana nel mio ambulatorio sono stato costretto a prescrivere a tre miei pazienti risonanze magnetiche muscolo scheletriche da 190 euro ciascuna, senza possibilità di passarle con la mutua perchè la griglia ministeriale non lo prevede. Così facendo s’incrina il rapporto medico paziente”.

E la normativa non è solo applicata per certi esami particolari ma anche, per esempio, per semplici esami del colesterolo, o ancora peggio per le cure odontoiatriche quali estrazione e ricostruzione di un dente, applicazione di una corona o inserzione di protesi e impianti.

La lettera di appello inviata alla Regione da parte dei vertici Smami Treviso illustrerà il disagio dei medici nell’applicare il decreto Lorenzin.

Matteo Venturini

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