Nel nostro Paese si parla spesso di crescita, benessere, PIL e di lavoro, trascurando a volte una variabile essenziale come la felicità. La depressione in Italia, infatti, è un problema serio che spesso sfocia nel suicidio. Telefono Amico Italia è una onlus inizialmente nata nel 1967 come  reazione  all’emergenza suicidi, ma che oggi non risponde solo a questo bisogno, anche se questa problematica rimane comunque oggetto di grande attenzione. A confermarlo sono purtroppo i dati dell’OMS: sono 800 mila suicidi ogni anno nel mondo, in media uno ogni 40 secondi, mentre ogni tre secondi si registra un tentativo di suicidio.

Stiamo parlando di Telefono Amico Italia, servizio di ascolto telefonico che ogni giorno, da tutta Italia, risponde al Numero Unico Nazionale 199 284 284 a chiunque provi solitudine, angoscia, tristezza, sconforto, rabbia, disagi e senta il bisogno di condividere queste emozioni con una voce amica.

Venti centri, 514 volontari che ogni giorno raccolgono il disagio della nostra società espresso attraverso una voce, un racconto, una persona che si confida di fronte ad un’altra persona anonima, empatica, disponibile e preparata ad ascoltare.

Nel 2017 sono stati registrati 77085 interventi telefonici, in media 126 chiamate al giorno. Nel 52% dei casi questi interventi si trasformano in relazioni significative: 40202 dialoghi, 9492,5 ore di ascolto.

La maggior parte degli interventi si concentra nelle ore diurne, con un picco nel tardo pomeriggio e la serata.

A telefonare sono persone di ogni età e professione, ma il trend più evidente è quello della solitudine ed è la prima ragione per cui i volontari vengono contattati. Nel 46% dei casi chi chiama vive da solo, nel 54% dei casi viene dal nord Italia contro il 9% dal centro e il 37% dal sud. Nel 30% dei casi si tratta di pensionati, nel 53% l’età è tra i 46 e i 65 anni.

C’è anche chi chiama per altri motivi: lutto, handicap vecchiaia malattia, separazioni, violenza, discriminazione e naturalmente suicidio.

Il dato più significativo riguarda le problematiche comprese nell’Area del sé (53%) che comprende in primo luogo la solitudine, per poi includere le relazioni personali, i disagi esistenziali e di genere, la malattia psichica.

C’è sempre molta difficoltà ad aprirsi, difficoltà a comunicare quello che si prova e a chiedere aiuto. Anche quando la persona che chiama afferma di avere un disagio da risolvere nel 13% dei casi il problema non riesce ad emergere e si può solo sperare che trovi il coraggio per richiamare e affrontare le proprie difficoltà.

A volte sono problemi complessi, a volte c’è solo bisogno di regalare una parola amica. In ogni caso la missione di Telefono Amico Italia è quella di non lasciare nessuno inascoltato.

Ecco perché anche quest’anno molti centri di Telefono Amico Italia partono con un corso per reclutare nuovi volontari, capaci di essere attenti, disponibili, empatici ma anche preparati.

Il corso è rivolto a tutti, basta essere maggiorenni e aver voglia di mettersi in gioco e di aiutare gli altri attraverso il telefono.

“E’ con grande piacere –afferma la Presidente del Centro di Treviso, Cestaro Antonella, – che ogni anno accogliamo i nuovi volontari!” Il corso è anche una buona occasione di crescita personale per chi partecipa. Telefono Amico Italia ha sempre bisogno di nuove energie, di persone motivate e capaci di entrare in ascolto delle altre persone! Per questo ci impegniamo a formarle con attenzione e cura, perché siano capaci di affrontare le richieste e i disagi di chi si rivolge a noi.

Chiunque abbia voglia di essere formato alle competenze specifiche dell’ascolto attivo e del dialogo può diventare un volontario di Telefono Amico Italia.

Per capire meglio cosa sia Telefono Amico e attrarre nuovi volontari, i responsabili hanno realizzato un video di pochi minuti.