“C’è rispetto personale – ha spiegato Tosi – e per le istituzioni”. “La stretta di mano è il minimo – ha aggiunto Zaia – i rapporti umani non cambiano. Poi Flavio ha fatto un’altra scelta, ben venga in democrazia è bene che tutte le idee siano rappresentate”. Domani, al Vinitaly, è atteso il segretario della Lega Matteo Salvini. Il governatore lombardo Roberto Maroni, anche lui a Verona, ha assicurato che Zaia vincerà, senza negare però di aver salutato Tosi che resta “un amico”. Il vino unisce, insomma, e in campo resta il fair play. Almeno per ora.