Una tragedia inaspettata ha colpito la comunità di Cittadella, in provincia di Padova, quando Helen Comin, una donna di 50 anni e madre di quattro figli, è deceduta in seguito a complicazioni derivanti da un intervento di chirurgia estetica al seno. L’incidente ha scosso non solo la famiglia della vittima, ma ha anche sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza delle procedure estetiche.
Un intervento apparentemente di routine
Helen Comin si era recata in una clinica privata della Marca trevigiana per quello che sembrava essere un intervento di routine. La donna, che non aveva mai sofferto di particolari patologie, aveva optato per un “gradevole ritocco” al seno, una procedura considerata minimamente invasiva e con basse probabilità di complicazioni.
Tragico epilogo
Tuttavia, poco dopo la fine dell’operazione, la situazione è precipitata rapidamente. La donna ha accusato un malore che si è rivelato essere ben più grave di una semplice indisposizione post-operatoria. La crisi è culminata in un arresto cardiaco, portando al ricovero d’urgenza presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale San Giacomo di Castelfranco. Nonostante gli sforzi del personale medico e le terapie intensive, Helen Comin è deceduta alcune ore dopo.
Indagini in corso
La Procura di Treviso, sotto la guida del pm Giovanni Valmassoi, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Le autorità stanno cercando di fare luce sulle cause di questo tragico evento. Come parte delle indagini, è stata disposta un’autopsia che sarà eseguita dal dottor Claudio Terranova dell’Università di Padova.
Al momento, sono stati iscritti nel registro degli indagati sia il chirurgo che l’anestesista coinvolti nell’intervento. Questa mossa permetterà agli investigatori di esaminare approfonditamente ogni aspetto della procedura e delle cure post-operatorie.
Una perdita che colpisce la comunità
Helen Comin era una figura ben nota non solo a Cittadella, dove risiedeva con la sua famiglia, ma anche nelle comunità circostanti. Originaria di Bassano, era cresciuta a Rosà, dove molti ora piangono la sua scomparsa. Recentemente, aveva lasciato il suo negozio nel centro di Rosà per affiancare il marito nella gestione di un’azienda a Galliera Veneta.
La sua tragica scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità, sollevando al contempo importanti questioni sulla sicurezza e i rischi associati agli interventi di chirurgia estetica, anche quelli considerati di routine.
Mentre le indagini proseguono, familiari, amici e conoscenti attendono risposte, sperando che questa tragedia possa portare a una maggiore consapevolezza e a misure di sicurezza più rigorose nel campo della chirurgia estetica.