Quest’oggi la Giunta Comunale ha approvato le linee guida per la redazione dello Statuto di una nuova fondazione operante in campo ambientale.

La Fondazione avrà come fondatori il Comune di Treviso, l’Università degli Studi di Padova e l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia e si occuperà della tutela e della valorizzazione della natura e dell’ambiente, perseguendo lo sviluppo delle politiche ambientali in ambito locale, nazionale ed internazionale. L’obiettivo è quello di riunire progettualità, opportunità di ricerca e buone pratiche in vista dell’European Green Leaf Award, che nel 2022 ha visto Treviso tra le finaliste del concorso promosso dalla Commissione Europea.

Il nuovo ente seguirà il modello della “fondazione di partecipazione”, adatta a favorire le forme di progettazione partecipata nel campo del partenariato pubblico-privato con scopo non lucrativo e un patrimonio destinato al raggiungimento di un obiettivo predefinito e invariabile fissato nell’atto costitutivo. Inoltre, in virtù della “struttura aperta”, potranno aggiungersi altri soggetti che ne condividono gli scopi nella ricerca scientifica, nella raccolta dati, informazioni e conoscenze nel campo ambientale, produzione di energie rinnovabili, monitoraggio e salvaguardia delle risorse naturali, processi di gestione e pianificazione del territorio e misure da adottare in relazione alla presenza di agenti inquinanti, oltre che per l’informazione e la sensibilizzazione delle componenti sociali.

La proposta di deliberazione per la costituzione della fondazione di partecipazione verrà sottoposta al voto del Consiglio comunale.

«L’approvazione delle linee guida e della bozza di statuto che comprende sia la governance che gli scopi dell’ente rappresenta il passo più importante per la costituzione della fondazione insieme agli Atenei di Padova e Venezia», afferma l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Treviso, Alessandro Manera. «I prossimi step riguarderanno le ulteriori partnership istituzionali e, ovviamente, la scelta del nome e la base economica. Durante l’esperienza in Finlandia per l’European Green Leaf, il confronto con gli Amministratori e i tecnici delle più importanti città europee ci ha permesso di comprendere l’importanza di fare squadra in primis con il mondo accademico ed anche con gli stakeholder del territorio in grado di portare ulteriori elementi di visione. La nuova fondazione ci permetterà di essere ancora più efficaci nella condivisione delle buone pratiche che riguardano non solo l’ambiente ma anche la mobilità e le politiche comunitarie»