Avviato nel Distretto Asolo il Progetto Prisma destinato ad adolescenti e giovani adulti dai 14 ai 22 anni con disagio psichico o comportamentale. 

Il progetto, avviato in via sperimentale, è nato su iniziativa degli operatori e delle direzioni dei servizi specialistici dell’Ulss 2 (IAFC, SER.D, CSM) per sviluppare una risposta più efficace e coordinata rispetto alle problematiche complesse in età adolescenziale. Si pone come obiettivo quello di offrire agli adolescenti che vivono una profonda crisi, non solo un’opportunità di incontro ambulatoriale con uno psicologo o con altre figure professionali, ma anche uno spazio fisico e di relazione diverso dal servizio specialistico, meno connotato e più informale, con tempi di interazione più ampi per confrontarsi con coetanei che vivono esperienze simili, con la presenza e il supporto di educatori professionali.

“In questa prima fase sperimentale, della durata di quattro mesi – spiegano gli specialisti coinvolti – sono otto i ragazzi presi in carico. Il punto di forza del progetto è dato dal fatto che permette di incontrare l’adolescente in un luogo alternativo all’ambulatorio, con tempi più appropriati all’incontro intergenerazionale; consente, inoltre, l’utilizzo di tecniche di interazione e intervento diverse e complementari rispetto a quelle abituali. Permette, infine, di tarare e differenziare gli interventi in base ai bisogni di degli adolescenti integrandosi con il percorso terapeutico classico”. 

In questa fase i luoghi d’incontro individuati sono, a seconda del tipo di attività prevista, un appartamento e una palestra. 

I laboratori esperienziali proposti all’interno del progetto Prisma, realizzato in collaborazione con la cooperativa sociale Sonda, costituiscono delle modalità di intervento finalizzate alla ripresa delle relazioni sociali, alla revisione delle reazioni emotivo-cognitive e comportamentali disfunzionali e puntano al riconoscimento, alla valorizzazione e al potenziamento delle risorse che ciascun adolescente porta con sé. I giovani che vengono presi in carico dai servizi, infatti, vi giungono molto spesso dopo aver interrotto un percorso scolastico fallimentare trovandosi poi temporaneamente esclusi dai circuiti di inserimento lavorativo”. 

Nel Distretto Asolo l’équipe del Progetto Prisma è composta da un medico psichiatra e un’educatrice del Centro di salute mentale, uno psicologo e un’educatrice del Servizio per le dipendenze, uno psicologo afferente al Servizio Infanzia, adolescenza, famiglia e consultori, e due educatori del Privato Sociale (Cooperativa Sonda).

 

“Si tratta di un progetto particolarmente importante – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi – con il quale riteniamo di poter intercettare precocemente e dare una risposta adeguata alle problematiche dei ragazzi, problematiche che, purtroppo, si sono acuite a seguito delle restrizioni legate alla pandemia, con conseguente aumento delle problematiche psicologiche nei ragazzi, tra cui disturbi d’ansia, problemi comportamentali, ritiro sociale, drop out scolastico”.