Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, con Filippo Maniero - foto: Andrea Pattaro@Vision
Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, con Filippo Maniero - foto: Andrea Pattaro@Vision

Queste sono le dichiarazioni di mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, al termine della partita pareggiata 1-1 in casa contro il Brescia.
Mister Vanoli, per come si era indirizzato il match, questo pareggio per lei è più il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
“Finanche a Frosinone avevo visto qualcosa di positivo. Oggi abbiamo interpretato bene la partita. Oggi poi, giocando inizialmente con il trequartista, era normale che i centrocampisti facessero un po’ più di fatica. Dovevamo far trovare di più l’ultima giocata a Cheryshev. Poi abbiamo preso il goal , abbiamo provato anche a vincerla, ma ci è mancato il match-point. Quello che tuttora ci manca, è la cattiveria di fare goal. Faccio comunque i complimenti alla mia squadra perché tutti, fino alla fine, hanno lottato. E proprio questo è il messaggio che abbiamo dato ai tifosi. Fino alla fine vogliamo lottare”.
Cheryshev, quindi, era sotto le aspettative?
“Siete voi che lo mettete sopra le aspettative: come ho detto altre volte, Denis per noi è importante, come tutti quelli di esperienza. Pretendo un pizzico di più da lui, perché siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo dare di più. Oggi come oggi, tutte le palle sono importanti. Ma sono convinto d avere un gruppo sano, che oggi lo ha dimostrato. Ed è necessario, perché fino alla fine questo campionato sarà una lotta continua. Le prossime nove gare saranno tutte alla nostra altezza, il gruppo dal punto di vista psicofisico sta bene. Ma comunque lo ribadisco: sono molto contento della prestazione”.
Oggi lei ha cambiato per ben tre volte modulo.
“Mi è dispiaciuto non aver ottenuto l’intera posta in palio, perché a un certo punto ero convinto che, col 3-5-2 potessimo avere più palleggio con il play libero, e così è stato; ma poi, invece, abbiamo preso goal noi”.
Il goal degli avversari era evitabile secondo lei?
“Tutti i goal lo sono, con un po’ di attenzione. In quel momento preciso, un po’ sapevo che avremmo sofferto, giocando con quel modulo, con due centrocampisti che non riescono a coprire tutto il campo. E’ vero che abbiamo subito goal, ma è anche vero che abbiamo avuto un’occasione incredibile per segnare il 2-1. Ma il fatto è che se non fai un dribbling fatto bene, se non finalizzi, sembra che tu abbia buttato via tutto il lavoro. Sono queste le piccole cose che si sta cercando di migliorare ogni volta. Oggi, come nelle partite precedenti, vedo comunque lo spirito, nei ragazzi, di voler onorare sul campo questa maglia”.
Quanto era nervoso prima della convalida del goal?
“A questo punto togliamo il televisore agli arbitri (scherza, ndr). Oggi, a ogni goal, c’è il check del VAR: ci dobbiamo abituare”.
E’ con la qualità che ci si salva?
“Ci si salva con l’organizzazione di gioco. Poi certo, all’interno di questo gruppo c’è chi ci può dare qualcosa. Era giusto che oggi tutti quanti i ragazzi si prendessero delle responsabilità. La qualità? E’ una possibilità che noi abbiamo, fatto sta che, relativamente a questa possibilità, dobbiamo essere più bravi a sfruttare il nostro trequartista, che è un giocatore tecnico, non di profondità. Ho visto una squadra tosta, quest’oggi, in campo, ma adesso dico: bisogna riposare, rivedere la partita, preparare la prossima gara contro l’Ascoli, che sarà un’altra battaglia”.