Ternana-Venezia, le parole di Vanoli - Foto Pattaro
Ternana-Venezia, le parole di Vanoli - Foto Pattaro

Ecco le dichiarazioni di mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, al termine dell’incontro perso 3-0 a Frosinone.

La conferenza stampa di mister Paolo Vanoli post Frosinone-Venezia FC

Mister Vanoli, secondo lei che cos’è successo oggi? Troppo forte il Frosinone o anche un approccio sbagliato da parte vostra?

“La responsabilità è mia. Quando si sbagliano completamente partite come questa, la responsabilità è solo dell’allenatore. E’ inutile arrabbiarsi, ma bisogna solo capire. Da quando sono qui, questa è la peggior prestazione da quando sono qui. Mi sono fermato a vedere i ragazzi perché devono capire, imparare a superare queste difficoltà. Perché l’allenatore, come detto, è responsabile, ma non è in campo. E bisogna capirlo velocemente, qual è il nostro campionato. L’ho detto dopo Bari: ero arrabbiato, non mi interessano più gli elogi di come giochi, ma ci servono i punti. I ragazzi devono stare tranquilli, giustamente e velocemente devono girare pagina, al Frosinone faccio i complimenti perché ha disputato un’ottima partita, “aiutato” anche dalla nostra prestazione. La cosa “positiva” è che, di tutti i miei giocatori, oggi non c’è stato uno che si sia salvato. Quindi questo vuol dire che non è tanto l’approccio, ma, penso, più la situazione da cui veniamo, perché veniamo da tre partite importanti, e forse noi non abbiamo ancora la forza, tecnica e di personalità, per reggere tre partite allo stesso livello. Pertanto, da sabato prossimo inizia veramente il nostro campionato, quello vero e che ci deve permettere di rimanere ancorati al nostro traguardo”.

La prossima gara sarà contro il Brescia, a Venezia, che oggi ha fermato il Cagliari. Che partita si aspetta, e come pensate di prepararla?

“Incontreremo una squadra piena di giocatori importanti. Come ho già detto, le partite bisogna vincerle anche in maniera “sporca”. Ci dobbiamo preparare non tanto fisicamente, ma soprattutto mentalmente, perché è uno scontro diretto, e adesso iniziano veramente le partite importanti Finora ci è stato per messo di giocare a calcio, ma adesso iniziano le battaglie”.

Cheryshev oggi è partito titolare. Può avvicinarsi, da qui alla fine della stagione, a diventare un trascinatore della squadra?

“Sto cercando di dargli più minutaggio possibile, perché, come tutti questi ragazzi, da qua alla fine sono tutti importanti. Di questo dobbiamo essere consapevoli. Cheryshev oggi ho voluto portarlo a uno step superiore perché sono convinto che è una persona che, con le sue qualità, ci possa aiutare”.

Tra il primo e il secondo tempo, con i tre cambi che lei ha effettuato, voleva più dare una scossa alla squadra, dal punto di vista mentale, o cercare, magari avendolo preparato nell’intervallo, qualcosa di diverso dal punto di vista tattico, che poi non è riuscito?

“I ragazzi che sono usciti non c’entravano assolutamente niente con la prestazione, perché alla fine avete visto che non è cambiato più di tanto. Devo dire che forse è il lato “positivo”, nel senso che abbiamo sbagliato tutti. Dall’altra parte, volevo andarli a prendere più alti, uomo su uomo, ma il secondo episodio ci ha condannati, anche psicologicamente e moralmente, la squadra ne ha risentito”.

Mancano ancora dieci partite alla fine della stagione. Mister Grosso diceva “non siamo ancora arrivati”.

“Sono assolutamente d’accordo con Fabio. ognuno deve guardare al suo obiettivo, ma comunque ci sono, appunto, ancora dieci partite, soprattutto per noi che ci dobbiamo salvare. Possono essere tante, ma il tempo si accorcia. E le partite, quindi anche i punti, diminuiscono. E noi dobbiamo velocemente reagire a questa sconfitta”.

Nelle battaglie però voi vi siete esaltati, tenendo testa a squadre come il Benevento. In quale modo lei pensa di trovare, adesso, gli stimoli giusti per battagliare già dalla settimana prossima e fare, magari, bottino pieno?

“Io penso che questi ragazzi l’abbiano dimostrato: oggi è un episodio a parte. E’ successo, e per certi versi è un bene che sia successo prima di una partita importante, perché siamo anche una squadra giovane, ma l’altra cosa in cui sto facendo fatica, lo ammetto, è di far loro capire che cos’è la serie B, perché ho tanti giocatori che, giustamente, vogliono giocare a calcio, e qualche volta però, nelle partite e nelle situazioni, bisogna, come ho detto, essere un po’ più “sporchi”, cioè: se devo essere arrabbiato per una cosa, oggi, lo sono per i dettagli. Indipendentemente dalla bravura del Frosinone, che si è meritato la vittoria, A volte però bisogna saper soffrire nei momenti decisivi, invece noi, nei momenti di sofferenza, ci siamo cascati. Il nostro difensore, nell’uno contro uno, è scivolato, e sto parlando di giocatori esperti. Poi Ceppitelli ha fatto un retropassaggio sbagliato. Invece noi dobbiamo capire che dobbiamo essere bravi a rimanere sempre in partita, perché erco convintissimo, alla fine del primo tempo, che si potesse farlo. Oggi avevamo anche i giocatori, in panchina, per poter avere quel guizzo. Però ripeto, non è colpa dei ragazzi”.