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Venezia FC, Ceppitelli: “Col Parma dovremo andare al massimo”

Luca Ceppitelli, capitano e difensore del Venezia FC, in un contrasto di gioco contro la SPAL - foto: Andrea Pattaro@Vision
Luca Ceppitelli, capitano e difensore del Venezia FC, in un contrasto di gioco contro la SPAL - foto: Andrea Pattaro@Vision

Luca Ceppitelli, difensore del Venezia FC, ha incontrato oggi la stampa in videoconferenza.
Ecco le sue dichiarazioni.
Luca Ceppitelli, innanzitutto: Siete passati dal dovervi salvare al dover conquistare un posto nei playoff. Sicuramente emozioni contrastanti in poco tempo.
“Certo, ma si tratta pur sempre di emozioni belle, quindi ben vengano”.
Immaginiamo quindi che sarà grande l’entusiasmo in previsione del prossimo match contro il Parma, anche se sappiamo che non sarà semplice andare là a fare punti, e un punto solo potrebbe non bastare per raggiungere il vostro obiettivo attuale.
“C’è ‘entusiasmo che ci vuole in queste situazioni. Grazie a tutti si è creata proprio una bella atmosfera, e quando dico tutti intendo squadra, società, staff, ma anche i tifosi. A Parma bisogna vincere, perché la vittoria è l’unico risultato utile, un pareggio potrebbe non bastare, appunto. Il Parma forse è la squadra più attrezzata di tutte. Sarà, pertanto, una partita da giocarci fino in fondo, per ottenere questo importante traguardo”.
Facendo un passo indietro: col mercato di gennaio avete perso due titolari in difesa, quindi una piccola rivoluzione nel tuo reparto. 
“E’ stato un cambio sicuramente importante, ma siamo stati molto bravi a rimpiazzarli con giocatori altrettanto importanti”. 
Carboni, che conosci molto bene, come è cresciuto secondo te?
“Lo conosco da tanto tempo, è vero, l’ho praticamente visto crescere, calcisticamente parlando, e si vedeva fin da subito che avrebbe potuto calcare palcoscenici importanti. Si è subito inserito nella squadra, infatti”. 
Venerdì sarà quindi una finale. Quali saranno gli aspetti più importanti della partita?
“In realtà, noi di finali ne abbiamo disputate parecchie, perché durante il campionato numerose partite sono state, per noi, come tante piccole finali, e non è retorica, né una frase fatta. Abbiamo avuto tanti scontri diretti e siamo stati bravi ad affrontarli uno ad uno. Adesso affrontiamo una squadra forte, ma dobbiamo farlo con determinazione, concentrazione e un pizzico di “spensieratezza” in più”.
Il prossimo step è quello della gestione degli ampi vantaggi?
“Sicuramente siamo una squadra forte, costruita per fare qualcosa di buono, ora manca, appunto, la capacità nella gestione dei momenti. Il nostro salto di qualità sarà fatto proprio gestendo i vantaggi, i momenti della gara, “rilassandoci” nel senso di abbassare anche il baricentro della squadra, ma tutto questo senza subire. Dovremo spingere per 90 minuti”.
Al di là di tutto: quali insegnamenti avete tratto da questa stagione?
“Se questa squadra non cura ogni dettaglio, rischia di faticare, quindi credo che la compagine intera abbia tratto, in tal senso,  grandi insegnamenti da quest’annata. E di certo, Se riuscissimo a raggiungere un altro obiettivo, oltre alla salvezza, la ricorderemo di certo come un’annata davvero importante”.
Che effetto ti ha fatto vincere contro il Perugia, squadra della tua città?
“Umanamente c’è stato del dispiacere, è come detto la squadra della mia città, spero che si salvino”
A Cosenza hai fatto un salvataggio della linea che può definirsi come il goal della salvezza. Sei d’accordo?
“Di certo è stato fondamentale per la partita, ma per la salvezza ci sono stati tanti veri goal, merito davvero di tutti, perché all’interno della squadra c’è davvero un’unione di intenti importanti”. 
Hai parlato di spensieratezza. Come si riesce ad essere spensierati e determinati allo stesso tempo?
“Più che spensieratezza intendo dire sfrontatezza, nel senso che bisogna andare a vincerla, questa partita, e a volte per queste cose ci vuole un pizzico di follia”.
Lo spogliatoio come sta vivendo tutto questo?
“C’è da dire che, da essere un bel gruppo, siamo diventati una squadra. C’è la voglia di giocarcela fino in fondo. Vedremo quel che riusciremo a raggiungere, ma il campo dimostra che il gruppo c’è e vuole lottare fino all’ultimo minuto”.
Che effetto ti ha fatto vedere la fascia di capitano indossata da Svoboda?
“Svoboda ha grande carattere e qualità umane e sono contento che la possa indossare. Per me il fatto di aver avuto  a mia volta la fascia è stato indubbiamente un grandissimo onore, ma mi piace non essere l’unico, perché la nostra squadra è un’unione di giocatori che spingono la squadra”. 
Quando sei arrivato c’era contestazione, il rapporto squadra-tifosi ora è di grande entusiasmo. Che evoluzione hai visto?
“Va detto che, anche nei periodi più negativi, da parte dei nostri tifosi c’è stata contestazione, sì, ma una contestazione sana, usando cioè le parole giuste per sostenerci. Il tutto cercando di farci capire l’importanza di questa squadra per questa città. Credo che i giocatori lo abbiamo capito nel corso del campionato. Bisognava trovare compattezza, anche a livello tecnico-tattico, cosa che era mancata”.
Che tipo di approccio ti aspetti venerdì a Parma, in campo? 
“E’ relativamente difficile dirlo. Posso solo pensare che proveremo a ripetere i grandi approcci che abbiamo fatto nelle ultime gare, nell’ultimo periodo, non mi aspetto altro che essere noi stessi e confermare quanto fatto. Quello è quel che bisogna fare. Sul fatto di gestire meglio la gara, dovremo essere più intelligenti e furbi in certe situazioni. Non sarà facile col Parma, dovremo andare al massimo tutti i 90 minuti”.
Hai già disputato i playoff col Bari. Che ricordi hai?
“I playoff sono un po’ una lotteria, dipende molto da come arrivi a giocarli, all’epoca uscimmo con due pareggi, il che non fu sufficiente. Ma sono sempre stato convinto che se sia necessario avere entusiasmo e spirito, tutte cose he sto rivedendo in questa squadra. Ciò non significa che sarà facile, le partite ora saranno davvero pesanti, non puoi permetterti di sbagliare”.

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