Gabriele Ferrarini (foto: sito Venezia FC)
Gabriele Ferrarini (foto: sito Venezia FC)

Gabriele Ferrarini, difensore del Venezia FC, ha incontrato la stampa in conference-call. innanzitutto Gabriele: quanto conta il fatto d andare alla pausa di campionato con una vittoria, contro una squadra poi come il Monza, dopo che era da un po’ di tempo che non facevate bottino pieno?
“Sicuramente, dal punto di vista psicologico, andare in pausa con una vittoria fuori casa, a Monza, oltretutto con un 4-1 per noi, è davvero tanta roba, perché fare punteggio pieno  in un campo e con una squadra così difficile è veramente importante per noi. Però il nostro atteggiamento e la nostra testa sono sempre quelli, sono sempre andati bene. Quindi, alla fine, noi siamo entrati in campo con tranquillità, con consapevolezza nei nostri mezzi, e abbiamo portato a casa un risultato molto importante, che ci ha permesso di stare in alto, ancora, in classifica. quindi siamo contenti”.
Alla fine la differenza tra voi e le altre squadre sta nel rigore di Coda, altrimenti sareste tutte là, in classifica.
“Siamo tutte squadre importanti. Le partite possono cambiare da un momento all’altro, quello che conta è la mentalità, essere sempre sul pezzo, dare sempre il massimo, e i risultati poi vengono. e non vengono a caso i risultati che facciamo, ma c’è dietro un gran lavoro”.
Tu personalmente come stai, dal punto di vista della condizione fisica?
“Attualmente molto bene. Ho avuto un mese di positività al COVID, ma sono rientrato molto bene, anche fisicamente mi sento bene. Fortunatamente, questo Coronavirus non mi ha debilitato molto. Magari le prime settimane sì, ero un po’ sottotono, però allenandomi sempre al massimo, ho ritrovato una buona condizione fisica”.
Chiunque entra in squadra dà sempre un apporto fondamentale. Lo dice sempre anche il Mister. E’ forse, questo, uno dei vostri segreti?
“Certo. Sicuramente la nostra è una rosa ampia e piena di ragazzi, e giocatori, che hanno voglia di dimostrare. Quindi questo è un nostro punto di forza e diamo tutti, al Mister, una certa sicurezza. Pertanto, anche se fa dei cambi, sa che anche chi ha giocato un po’ meno si fa trovare sempre pronto, sul campo, e lo dimostra: quindi questa è un’arma molto potente”.
E’ un problema o uno stimolo, per un esordiente in serie B come te, avere uno come Mazzocchi davanti?
“Lui è un mio amico, oltre ad essere un mio compagno: si è instaurato un bel rapporto anche fuori dal campo. E’ indubbiamente un ottimo giocatore. Da lui c’è da prendere insegnamento, soprattutto i più giovani, come noi. Ma l’importante è farsi trovare pronti, dare un contributo alla squadra importante”. 
Tu non hai giocato tantissimo quest’anno, ma hai disputato partite fondamentali, nelle quali avete collezionato svariati punti.
“Per questo sono contento. Ora ci vorranno sempre forze fresche, perché se andremo ai playoff ci vorrà impegno da parte di tutti”.
Ci pensate al secondo posto? 
“Non è impossibile, ma ci proveremo. Lotteremo anche per questo. Noi lottiamo per vincere più partite possibili, quantomeno  cercare di vincere più partite possibili, poi quello che verrà, verrà”.
Può essere un vantaggio psicologico il fato che nessuno vi chieda esplicitamente la serie A? L’obiettivo salvezza ormai è archiviato, adesso siete a tre punti dal secondo posto, attorniati da squadre che hanno più pressioni, da questo punto di vista.
“Di certo questo è un aspetto che condiziona tanto, anche mentalmente. Noi avevamo, come obiettivo principale, la salvezza, e l’abbiamo raggiunta. Poi, mattone dopo mattone, stiamo cerchiamo il nostro prossimo obiettivo, che è raggiungere i playoff, vincendo appunto più  partite possibili. Poi se arriverà quel sogno, della serie A, speriamo… intanto noi pensiamo al prossimo obiettivo, che è rimanere nei play-off, il che è fondamentale”.
Adesso vi aspettano praticamente tutti scontri diretti.
“Mancano otto partite, ognuna delle quali è è fondamentale, a  cominciare con quella contro la Reggina, in casa. Comunque nel campionato di Serie B non puoi mai abbassare la guardia, perché sono tutte partite complicate alla fine; anche le più scontate, magari, possono diventare difficili. Anche il Brescia, per dire, pur non essendo attualmente messa benissimo in classifica, però comunque ha dimostrato di essere una bella squadra”.
Vedendola da dentro, la serie cadetta, è stata come inizialmente la immaginavi?
“Sinceramente sto vedendo un grande livello,  soprattutto è un campionato inaspettato. Non mi aspettavo di trovare almeno sette squadre che lottano per la serie A. E’ un campionato imprevedibile, alla fine, un campionato i cui, se vinci una partita, puoi salire di quattro posizioni, mentre se ne perdi una ti ritrovi indietro. insomma, un bel campionato”.
E non c’è una squadra ammazza-campionato, come lo scorso anno lo era il Benevento. Attualmente lo stesso Empoli, pur capolista, non può dirsi tranquillo.
“Anche se si trova a dieci punti sopra di noi, e pur essendo ora in forma, se l’Empoli dovesse perdere tre o quattro partite, si troverebbe pure in difficoltà, non è scontata la sua promozione in Serie A diretta”.
Tornando a te: sul piano personale, sta andando come te l’aspettavi questa annata?
“Discorso COVID a parte, con cui ho avuto un po’ di sfortuna, anche perché potevo giocare qualche partita in più, tuttavia sono soddisfatto, perché comunque, anche se non sto giocando tantissimo, sto crescendo perché il Mister è eccezionale, e quanto alla squadra è difficile trovare un gruppo così unito, senza difficoltà; quindi, per essere la mia prima esperienza, in Serie B,  mi sto trovando bene e sono contento”.